Читать книгу La Notte Che Chicago Morì - Romanzo Sulla Sicurezza Della Giustizia - T. M. Bilderback - Страница 6

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Capitolo 1


Tim "Skanky" Sanders saltellava da un piede all’altro, aspettando che il suo fornitore si facesse vivo.

Era una notte fredda e ventosa per i primi di novembre, ed era prevista neve durante la notte....circa otto centimetri. Non era una cosa realmente eccezionale per Chicago ma Skanky veniva da una città più a sud e non era abituato agli inverni di Chicago. Perfino dopo cinque anni, Skanky aveva problemi a riscaldarsi.

Gesù Cristo, quando viene? Pensò Skanky tra sé e sé. Aveva detto alle dieci. Dieci della sera e adesso erano le dieci e cinque! Ho gente che aspetta per qualche nuova roba e questo dannato angolo di strada è maledettamente freddo!

Tim Sanders vendeva cose. Metanfetamina, eroina, cocaine, erba, eccitanti, calmanti, ossicodonici, idrocodonici, Xanax, Valium, medicine da raffreddamento e influenza senza ricetta medica (per il fai da te), perfino aspirine, se qualcuno lo desiderava. A Skanky non importava: era il venditore di strada per chiunque. Talvolta vendeva ai poliziotti e vendeva a un prezzo equo, evitando così l’arresto.

Sanders aveva il soprannome di “Skanky” ovvero “ il Lurido” dai giorni in cui svolgeva la sua attività nella Valle delle puttane in quella città del sud. La Valle delle puttane era in realtà la Terza strada su ogni mappa, ma era chiamata dai locali la Valle delle puttane per il giro di affari che si svolgeva là. Tutte le puttane lungo la Valle compravano le loro schifezze da Sanders, ma erano tutte d’accordo che era troppo “lurido” per farci del sesso.... Salvo che avessero bisogno di quello che Sanders aveva e fossero un po’ a corto di soldi. In quel caso, avrebbero pagato il Lurido con un veloce pompino o con una sveltina, in base al costo di quel che avevano bisogno. Talvolta, quello che desideravano le puttane era un poco più costoso di quel che potevano offrire, così a Skanky venne un’altra idea. I clienti delle puttane spesso parlavano di cose nell’intimità... cose he potevano essere usate, perfino vendute.

Skanky divenne un venditore d’informazioni. La maggior parte delle puttane divenne molto abile nell’ottenere informazioni dai loro clienti come pure nel conoscere i loro nomi, e l’avrebbero riferito a Skanky in cambio di quel che avevano bisogno.

La vita sessuale di Skanky s’inaridì, ma il denaro si riversava come acqua.

Skanky vendeva informazioni a chiunque su ogni cosa.

Le donne iniziarono a cercare Skanky per scoprire se i loro uomini avevano pagato per quello che potevano avere a casa. Gli uomini cercavano Skanky per scoprire lo stesso tipo d’informazione sulle loro donne. Skanky vendeva informazioni a investigatori privati – Nicholas Turner era un buon cliente, così come alcune persone della Sicurezza di Justice. I poliziotti avrebbero pagato per informazioni su persone di loro interesse, e Skanky le vendeva. Dieci minuti più tardi, Skanky avrebbe cercato di trovare quella persona e di venderle la soffiata che i poliziotti stavano cercandola.

Quel tipo d’informazione non gli sfuggiva mai. Mai faceva soffiate sulle puttane che trafficavano con lui. I papponi si sarebbero avvicinati chiedendo se le loro puttane nascondessero qualcosa a loro e Skanky avrebbe risposto che non lo stavano facendo. Poiché le puttane erano gestite da questi papponi e questi papponi erano gestiti dalla famiglia mafiosa dei Giambini, Skanky faceva il possibile per proteggere le sue fonti d’informazione.

Infine, cinque anni fa, a Skanky fu data un’informazione da una delle puttane più affidabili. Una chicca d’informazione che aveva venduto alla polizia e che aveva sventato un lavoro che i Giambini stavano per fare. Mickey Giambini in persona aveva impartito l’ordine che fosse ucciso Skanky.

Non appena sparì la puttana, anche Skanky sparì. Non si fermò neppure a fare le valigie. Salì nel catorcio di macchina che aveva, si fermò per ritirare gran parte del contante dalla sua cassetta di sicurezza presso la banca, e guidò verso nord. Alla fine si stabilì a Chicago. Confidava nel fatto che Mickey Giambini non si sarebbe occupato di lui finché fosse rimasto là.

Non ci volle molto perché Skanky cominciasse a spacciare ancora. Era come aveva iniziato ed erano abbastanza soldi. Le famiglie mafiose a Chicago erano molto più calme e pragmatiche.... non così imprevedibili come Mickey Giambini.

Pochi giorni più tardi, da una telefonata a un amico, Skanky scoprì che la puttana che gli aveva dato l’informazione sui piani di Giambini era stata picchiata a morte.

Adesso Skanky stette alla larga dal vendere informazioni. Uno poteva anche essere ucciso per quello.

Questa sera, Skanky aveva ricevuto una chiamata telefonica da Tinker, cioè l’Aggiustatore. Tinker era il suo principale fornitore e aveva detto a Skanky di incontrarlo alle dieci in quest’angolo solitario nel lato sud della città.

“Sembri un po’ a corto di fiato, Tinker, ”disse Skanky ” stai bene?”

La voce di Tinker sembrava tesa. “Sì, sto bene....solo un po’ affaticato dalle scale.”

“Va bene, Tinker, sarò là.”

Skanky guardò il suo orologio. Okay, sono già dieci minuti dopo le dieci. Aspetterò altri cinque minuti e poi me ne vado di qui.

Una mano toccò la manica del suo cappotto e Skanky fece un balzo gridando “Ehi!” Poi si voltò per vedere chi lo aveva toccato.

Un uomo e una donna, entrambi clienti, erano dietro Skanky.

“Scusa se ti abbiamo spaventato, amico, ” disse l’uomo. Entrambi, lui e la donna, erano vestiti con quelli che una volta erano stati eleganti abiti firmati, ma che erano stati lasciati all’incuria e utilizzati malamente dal momento che loro erano divenuti suoi clienti. “Ti abbiamo seguito. Cerchiamo un po’ di metamfetamina.... ne abbiamo davvero bisogno.”

La donna annuì in accordo con ciò che stava dicendo l'uomo.

Skanky scosse la testa. “Adesso sono a secco. Non posso aiutarvi... Dovrei incontrare il mio fornitore da un momento all'altro. Non si fermerà se vede qualcun altro qui.” Pensò per un minuto. “ Sai che ti dico – perché voi due non andate a nascondervi lì nel vicolo.” Indicò il vicolo proprio dietro di loro. “Andate dietro il cassonetto dell’immondizia. Voi potete guardare, ma se lui vi vede, probabilmente vi ucciderà!” Non lo farebbe, pensò Skanky, ma potrebbe rubarmi i miei affari. Coglione. “ Poi, quando se n’è andato, vi rimetterò in sesto.”

La coppia annuì, mostrando disperazione nel viso e negli occhi. Si voltarono rapidamente e andarono nel vicolo dietro il cassonetto dell’immondizia.

Non male. La sola ragione per cui posso vederli è perché so che sono là.

Appena Skanky completò questo pensiero, dei fari iniziarono a scendere lungo la stradina deserta. Una lunga, elegante, limousine nera si fermò sotto il lampione, con la porta sul retro all’altezza di Skanky.

Chi diavolo è?

L’autista della limousine, un ispanico, uscì e aprì la porta posteriore. Il suo passeggero uscì dalla limousine. Era di altezza media e ben vestito, con un abito su misura, capelli e barba ben rifiniti e unghie curate. I suoi capelli erano per lo più grigi e mostrava alcune macchie di nero alle tempie e qua e là nella sua barba. La sua carnagione era di colore beige scuro, i suoi occhi erano neri e raramente battevano ciglio.

"Buenos noches, " disse l’uomo ben vestito.

“ Non parlo spagnolo, amico, ” replicò Skanky. Non poteva smettere di fissare gli occhi dell’uomo. Skanky pensò che l'uomo avrebbe potuto sbattere le palpebre qualche volta, ma, se l’avesse fatto, Skanky non poteva vederlo.

“Allora parlerò inglese, così puoi capirmi.” L'uomo indossava guanti leggeri di pelle di capra e cominciò a toglierseli mentre parlava. “Tu sei quello che chiamano ‘Skanky’?”

“Chi vuole saperlo?”

L’uomo in conferma mosse la testa. “Io, senor.”

“Cosa sei, un poliziotto o qualcosa del genere?”

“No, non sono un agente. Non in questo paese.”

“Sì, beh, senti, è stato bello parlare con te, ma ho un appuntamento...”

“Sì, lo so.” L'uomo mise i guanti nella tasca del cappotto. “ Il tuo appuntamento è con me.”

Skanky guardò l'uomo dalla testa ai piedi. “Tu non sei il Tinker.“

L’uomo si aprì in un largo sorriso. Il sorriso era quasi una smorfia, e Skanky pensò che quest’uomo avesse una stretta somiglianza con uno squalo. Lo innervosiva, ma non voleva farlo vedere.

"No, senor, non sono il Tinker. Sai chi sono?"

Skanky, ora curioso, scosse la testa. “Non ne ho idea.”

L'uomo ben vestito allungò una mano dentro il cappotto mentre parlava. “Me llamo es Esteban Fernandez.”

Dapprima Skanky non riconobbe il nome. Ma, con il passare dei secondi gli schedari nel suo cervello lento a muoversi si aprirono e comprese.

Quest’uomo era il capo pazzo di un cartello messicano della droga che aveva il grado di Generale nel suo paese.

Quest’uomo era il responsabile del cablaggio con esplosivi dell’incontro di boxe di campionato nella sua vecchia città. Fatti esplodere, trentamila persone sarebbero morte o ferite.

Questo era l’uomo che aveva fatto costruire un nightclub che in realtà era una trappola per mosche, tirato su per cercare di catturare Joey Justice e Misty Wilhite, e che aveva ucciso dozzine di persone, incluso il sindaco.

Questo era l’unico uomo che Mickey Giambini temesse.

Quest’uomo gli era di fronte adesso, sorridente con un ghigno da predatore.

La vescica di Skanky si lasciò andare come la sua paura crebbe come cosa viva.

"Quindi capisci, Skanky, sono venuto a Chicago per ...organizzare cose. Tu naturalmente capisci. E i tuoi servizi non sono più richiesti." Fernandez estrasse una pistola dal suo cappotto e colpì Skanky tre volte al cuore.

Non appena Fernandez fece fuoco la terza volta e mentre Skanky cadeva al suolo, un taxi girò l’angolo nella strada deserta. Fernandez si girò per affrontare il taxi.

Il tassista subito comprese quel che stava accadendo, proprio mentre Fernandez puntava la pistola al veicolo di passaggio. Il guidatore cominciò a mormorare "oh merda oh merda oh merda”. Il guidatore schiacciò al massimo l'acceleratore, e cominciò a ondeggiare da un lato all’altro della stradina, tentando di lasciare rapidamente l’area integro.

Era abbastanza. Fernandez aveva esploso sette colpi al taxi che fuggiva, ma mancò il conducente. Il taxi svoltò a sinistra alla prima occasione, e l’autista usò il suo cellulare per chiamare la polizia.

"Hijo de puta!" gridò Fernandez.

L’autista della limousine, Felix Juarez, disse, "Vieni, Esteban. Chiamerà la policia. Dobbiamo andarcene ora."

"Sì. Hai ragione ancora una volta, Felix. Abbiamo molto da fare."

Mentre la limousine si allontanava, i due clienti di Skanky vennero fuori da dietro il cassonetto e uscirono con cautela dal vicolo. Si tenevano per mano, fissando il corpo freddo e immobile.

Erano ancora lì in piedi quando le prime due volanti arrivarono.

La Notte Che Chicago Morì - Romanzo Sulla Sicurezza Della Giustizia

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