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5. Il tempo e lo spazio
Оглавление12:5.1 (134.6) Come lo spazio, il tempo è un dono del Paradiso, ma non nello stesso senso, solo indirettamente. Il tempo esiste in virtù del movimento e perché la mente è per natura conscia della sequenzialità. Dal punto di vista pratico il movimento è essenziale per il tempo, ma non c’è alcuna unità di tempo universale basata sul movimento, ad eccezione del fatto che il giorno standard del Paradiso-Havona è riconosciuto come tale arbitrariamente. La totalità della respirazione dello spazio distrugge il suo valore locale come sorgente di tempo.
12:5.2 (135.1) Lo spazio non è infinito, sebbene tragga origine dal Paradiso; non è assoluto, perché è pervaso dall’Assoluto Non Qualificato. Noi non conosciamo i limiti assoluti dello spazio, ma sappiamo che l’assoluto del tempo è l’eternità.
12:5.3 (135.2) Il tempo e lo spazio sono inseparabili soltanto nelle creazioni del tempo-spazio, i sette superuniversi. Lo spazio non temporale (spazio senza tempo) esiste teoricamente, ma il solo posto veramente non temporale è l’area del Paradiso. Il tempo non spaziale (tempo senza spazio) esiste nella mente al livello di funzione del Paradiso.
12:5.4 (135.3) Le zone relativamente immobili di spazio mediano che sono a ridosso del Paradiso e che separano lo spazio penetrato da quello non penetrato sono le zone di transizione dal tempo all’eternità; da qui la necessità per i pellegrini del Paradiso di divenire incoscienti durante questo transito quando deve culminare nella cittadinanza del Paradiso. I visitatori coscienti del tempo possono andare in Paradiso senza entrare così nell’incoscienza del sonno, ma rimangono creature del tempo.
12:5.5 (135.4) Le relazioni con il tempo non esistono senza il movimento nello spazio, ma la coscienza del tempo sì. La sequenzialità può rendere coscienti del tempo anche in assenza di movimento. La mente umana è meno condizionata dal tempo che dallo spazio a causa della natura intrinseca della mente. Anche durante i giorni della vita terrena nella carne, sebbene la mente umana sia rigidamente limitata dallo spazio, l’immaginazione creatrice dell’uomo è comparativamente libera dal tempo. Ma il tempo stesso non è geneticamente una qualità della mente.
12:5.6 (135.5) Ci sono tre livelli differenti di cognizione del tempo:
12:5.7 (135.6) 1. Tempo percepito dalla mente — coscienza di sequenza, di movimento e di un senso di durata.
12:5.8 (135.7) 2. Tempo percepito dallo spirito — discernimento del movimento verso Dio e consapevolezza del movimento di ascesa verso livelli di crescente divinità.
12:5.9 (135.8) 3. La personalità crea un senso unico del tempo mediante il discernimento della Realtà più una coscienza di presenza ed una consapevolezza di durata.
12:5.10 (135.9) Gli animali non spirituali conoscono solo il passato e vivono nel presente. L’uomo abitato dallo spirito ha potere di previsione (intuizione); egli può visualizzare il futuro. Solo i comportamenti lungimiranti e progressivi sono personalmente reali. L’etica statica e la moralità tradizionale sono di poco superiori all’animalità. Nemmeno lo stoicismo è un ordine elevato di autorealizzazione. L’etica e la morale diventano veramente umane quando sono dinamiche e progressive, vibranti di realtà universale.
12:5.11 (135.10) La personalità umana non è solo un elemento concomitante degli avvenimenti del tempo e dello spazio; la personalità umana può anche agire come causa cosmica di tali avvenimenti.