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5. La vita in Havona

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14:5.1 (158.4) Su Urantia voi passate per una corta ed intensa prova durante la vostra vita iniziale d’esistenza materiale. Sui mondi delle dimore e passando poi per il vostro sistema, la vostra costellazione e l’universo locale, attraversate le fasi morontiali dell’ascensione. Sui mondi educativi del superuniverso passate per i veri stadi spirituali di progressione e venite preparati al transito finale per Havona. Sui sette circuiti di Havona la vostra realizzazione è intellettuale, spirituale ed esperienziale. E su ogni mondo di ciascuno di questi circuiti c’è un compito specifico da svolgere.

14:5.2 (158.5) La vita sui mondi divini dell’universo centrale è così ricca e piena, così completa ed appagante, da trascendere completamente il concetto umano che un essere creato potrebbe mai sperimentare. Le attività sociali ed economiche di questa creazione eterna sono del tutto differenti dalle occupazioni delle creature materiali che vivono su mondi evoluzionari come Urantia. Anche la tecnica di pensiero di Havona è diversa dal processo del pensare di Urantia.

14:5.3 (158.6) Gli ordinamenti dell’universo centrale sono appropriatamente ed intrinsecamente naturali; le regole di condotta non sono arbitrarie. In ogni prescrizione di Havona traspaiono la ragione della rettitudine ed il principio della giustizia. E questi due fattori, congiunti, equivalgono a quella che su Urantia sarebbe denominata equità. Quando arriverete in Havona, proverete un piacere naturale a fare le cose nella maniera in cui dovrebbero essere fatte.

14:5.4 (158.7) Quando degli esseri intelligenti raggiungono per la prima volta l’universo centrale, sono ricevuti e domiciliati sul mondo pilota del settimo circuito di Havona. A mano a mano che i nuovi arrivati progrediscono spiritualmente, che giungono a comprendere l’identità dello Spirito Maestro del loro superuniverso, sono trasferiti nel sesto cerchio. (È sulla base di questi ordinamenti dell’universo centrale che i cerchi di progresso della mente umana sono stati denominati.) Dopo che gli ascendenti sono giunti alla realizzazione della Supremazia e sono così preparati per l’avventura della Deità, sono portati nel quinto circuito; e quando hanno raggiunto lo Spirito Infinito sono trasferiti nel quarto. Dopo aver raggiunto il Figlio Eterno sono spostati sul terzo; e quando hanno riconosciuto il Padre Universale vanno a soggiornare sul secondo circuito di mondi, dove familiarizzano ulteriormente con le moltitudini del Paradiso. L’arrivo sul primo circuito di Havona significa che i candidati del tempo sono stati ammessi al servizio del Paradiso. Essi resteranno sul circuito interno di conseguimento spirituale progressivo per un tempo indeterminato, secondo la durata e la natura della loro ascensione di creature. Da questo circuito interno i pellegrini ascendenti procedono all’interno verso la residenza del Paradiso e l’ammissione al Corpo della Finalità.

14:5.5 (159.1) Durante il vostro soggiorno in Havona come pellegrini d’ascensione, vi sarà permesso di visitare liberamente i mondi del circuito al quale siete assegnati. Potrete anche ritornare sui pianeti dei circuiti che avete già attraversato. E tutto ciò è possibile a coloro che soggiornano sui cerchi di Havona senza la necessità di essere trasportati dai supernafini. I pellegrini del tempo possono equipaggiare se stessi per attraversare lo spazio “conquistato”, ma devono dipendere dalla tecnica prescritta per superare lo spazio “non conquistato”. Un pellegrino non può lasciare Havona né avanzare oltre il circuito al quale è assegnato senza l’aiuto di un supernafino trasportatore.

14:5.6 (159.2) C’è un’originalità stimolante in questa vasta creazione centrale. A parte l’organizzazione fisica della materia e la costituzione fondamentale degli ordini basilari di esseri intelligenti e di altre cose viventi, i mondi di Havona non hanno niente in comune. Ciascuno di questi pianeti è una creazione originale, unica ed esclusiva; ogni pianeta è una produzione incomparabile, superba e perfetta. E questa diversità d’individualità si estende a tutte le caratteristiche degli aspetti fisici, intellettuali e spirituali dell’esistenza planetaria. Ciascuna di questo miliardo di sfere di perfezione è stata sviluppata ed abbellita secondo i piani dell’Eterno dei Giorni che vi risiede. Questo è il motivo per cui non ve ne sono due di simili.

14:5.7 (159.3) Fino a quando non avrete attraversato l’ultimo dei circuiti di Havona e visitato l’ultimo dei mondi di Havona non scompariranno dalla vostra carriera il tonico dell’avventura e lo stimolo della curiosità. Ed allora l’impulso, la spinta in avanti dell’eternità, prenderà il posto del suo precursore, il fascino dell’avventura del tempo.

14:5.8 (159.4) La monotonia è indice d’immaturità dell’immaginazione creatrice e d’inattività della coordinazione intellettuale con i doni dello spirito. Quando un mortale ascendente comincia ad esplorare questi mondi celesti, ha già raggiunto la maturità emotiva, intellettuale e sociale, se non quella spirituale.

14:5.9 (159.5) Mentre avanzerete di circuito in circuito in Havona, non solo vi troverete di fronte a cambiamenti inimmaginabili, ma la vostra meraviglia sarà inesprimibile via via che progredirete di pianeta in pianeta all’interno di ogni circuito. Ciascuno dei mille milioni di mondi di studio è una vera università di sorprese. Uno stupore continuo, una meraviglia senza fine, sono l’esperienza di coloro che attraversano questi circuiti e che visitano queste sfere gigantesche. La monotonia non fa parte della carriera di Havona.

14:5.10 (159.6) L’amore per l’avventura, la curiosità ed il timore della monotonia — questi tratti propri della natura umana in evoluzione — non sono stati messi lì soltanto per tormentarvi ed annoiarvi durante il vostro breve soggiorno sulla terra, ma piuttosto per suggerirvi che la morte è soltanto l’inizio di una carriera infinita di avventure, una vita incessante di pregustazione, un eterno viaggio di scoperta.

14:5.11 (160.1) La curiosità — lo spirito d’investigazione, il bisogno di scoprire, la spinta ad esplorare — fa parte della dotazione innata e divina delle creature evoluzionarie dello spazio. Questi impulsi naturali non vi sono stati dati semplicemente per essere frustrati e repressi. È vero, queste spinte ambiziose si devono spesso frenare durante la vostra breve vita terrena, si devono spesso subire delusioni, ma esse saranno pienamente realizzate e gloriosamente soddisfatte durante le lunghe ere future.

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