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Capitolo 1 “Ricordi Distrutti”
Оглавление«Kyoko!!!!!!».
Il grido rabbioso di Toya poteva essere sentito in tutta la foresta circostante. Quando il frastuono del suo grido disperato svanì, tutto piombò in un silenzio di tomba mentre tutti i presenti rimasero a guardare, in attesa della prossima mossa di Hyakuhei.
Nessuno avrebbe potuto fermarlo. Tutto era accaduto troppo in fretta perché qualcuno potesse reagire. Quello che era successo aveva paralizzato i cinque guardiani per la paura. Non riuscivano a credere di essersi uniti come guardiani del Cuore di Cristallo Protettore per combattere Hyakuhei... soltanto per vederlo vincere. Soltanto per perdere la persona che tutti amavano e proteggevano.
Proprio lì, in mezzo al campo di battaglia... il loro incubo peggiore stava prendendo vita.
Hyakuhei teneva Kyoko intrappolata mentre scrutava il suo viso terrorizzato. La parte inferiore del proprio corpo aveva cominciato a fondersi con il suo, proprio come aveva previsto. Stava lentamente cercando di inglobare lei e il Cuore di Cristallo Protettore nel proprio corpo e nel vuoto della propria anima. Chiunque stesse guardando poteva vedere la contaminazione del Cristallo mentre brillava con l’oscurità del male puro.
Kyoko gli premette le mani sul petto mentre si scostava freneticamente da lui, cercando con tutte le sue forze di liberarsi da quel Signore dei Guardiani trasformato in demone, ma lui si limitò a ridere.
Hyakuhei era ormai all’apice del potere, che gli attraversava la carne e le vene, ed i suoi deboli tentativi di sfuggirgli lo divertivano. I lunghi capelli color ebano svolazzavano attorno a loro come se avessero vita propria. Le ciocche setose serpeggiavano attorno alle spalle Kyoko come fili di ferro, per aiutarlo a tenere bloccato quell’esile corpo contro il suo.
Kyoko si sentiva indifesa mentre lottava contro il proprio corpo che stava diventando tutt’uno con lui. Non voleva cadere nel vuoto buio e freddo della sua anima. Sentiva tutti i demoni che la aspettavano lì. Più il suo corpo veniva assorbito da Hyakuhei, più sentiva freddo. Le gambe le bruciavano come se si stesse formando del ghiaccio sulla pelle, come un milione di punture di spillo tutte in una volta.
Sapeva che, se non avesse fatto subito qualcosa, sarebbe stata la fine per tutti. Guardò i cinque fratelli che l’avevano protetta negli ultimi due anni... se ne stavano lì a guardare. Tutti volevano aiutarla ma avevano troppa paura di muoversi finché lei sarebbe stata usata come scudo.
Kyoko non voleva perdere per colpa di quel traditore. Era il loro zio... perché combatteva contro i suoi nipoti da così tanto tempo? Gli occhi verde smeraldo di Kyoko ritornarono a guardare quelli del nemico con rabbia e paura. Non poteva accadere sul serio... non dopo tutto quello che aveva passato. Era tutta colpa sua.
I suoi occhi incrociarono quelli di Hyakuhei. Lei aveva portato il Cristallo in questo mondo e lei lo avrebbe portato via, anche se avesse dovuto portarlo dritto all’inferno.
Kyou si trovava a pochi metri di distanza ed estrasse prontamente la sua spada di distruzione “Hakaisha”, con rabbia cieca. Non gli piaceva l’idea che suo zio, il suo nemico, toccasse l’unica giovane umana che avesse mai imparato a rispettare. Sembrava così pericolosamente fragile tra le braccia di quel pazzo... adesso la lotta era tra purezza e malvagità.
Il signore del regno dei guardiani, Kyou, il maggiore dei cinque fratelli, non poteva fare nulla senza ferire Kyoko. Dentro di sé sapeva che il potere del Cristallo non poteva fargli del male perché aveva usato un incantesimo per bloccare tutte le magie prima di quella battaglia. Si era preparato nel caso in cui Hyakuhei avesse tentato di usare il Cuore di Cristallo Protettore contro di lui.
Ma questo... non lo aveva previsto. Non voleva che Kyoko fosse ferita, non finché lui aveva il potere per impedirlo.
Non lottò quando gli oscuri fantasmi demoniaci inviati da Hyakuhei strisciarono dal terreno, come se provenissero da un incubo, e si avvolsero attorno a lui per tenerlo fermo. Kyou guardò Toya, notando la furia che ardeva negli occhi argentati del fratello minore.
Hyakuhei aveva circondato suo fratello con un nugolo di fantasmi demoniaci, cercando di tenerlo a bada, ma Toya continuava a dimenarsi con furia. Dentro di sé, Kyou era grato per il controllo che aveva imposto a suo fratello... altrimenti Toya avrebbe certamente attaccato, incurante delle conseguenze. La sola vista di Kyoko in un tale pericolo lo aveva spinto oltre il limite della sopportazione.
Kyou sentiva il potere di Toya intensificarsi ad ogni battito cardiaco, così come accadeva al suo stesso potere e a quello degli altri fratelli.
A breve distanza, Kotaro spalancò i suoi occhi color ghiaccio. Non voleva vedere Kyoko ferita ma non poteva fare nulla per impedirlo. Aveva le braccia coperte di sangue dopo la battaglia, e le gambe non erano in gran forma. Era incapace perfino di attaccare, in quel momento, mentre cercava di stare in piedi lottando contro il dolore. La sua mente era ancora paralizzata dalla paura per la ragazza che amava più di ogni altra cosa.
«Non osare farle del male o ti darò la caccia anche all’inferno, Hyakuhei.» sibilò Kotaro con voce roca, mostrando i canini affilati mentre i suoi ardevano dal desiderio di vendetta. L’aria attorno a lui sembrò prendere vita mentre il suo potente vento sollevò una nuvola di detriti.
Kamui era spaventato, ma vedere Kyoko dimenarsi tra le braccia di Hyakuhei fece scattare la sua mente. Nei suoi occhi furiosi brillavano pagliuzze multicolori. Senza pensare alle conseguenze, Kamui corse dritto verso Hyakuhei mostrando gli artigli... dal suo amore per la Sacerdotessa era nato un coraggio inimmaginabile e lo videro tutti.
I demoni-ombra di Hyakuhei lo respinsero, sbattendolo a terra e sollevando polvere e detriti.
Kaen afferrò saldamente Kamui, dai suoi piedi si sprigionò il fuoco e si mise al riparo, tenendo sempre d’occhio il guardiano più giovane durante la battaglia. Adagiando un Kamui zoppicante a terra, lontano dal pericolo, Kaen rivolse i suoi occhi infuocati verso Hyakuhei, e rimase tra il giovane guardiano e il nemico.
Suki era inginocchiata e teneva ancora il corpo senza vita di suo padre tra le braccia. Il suo odio per Hyakuhei ribolliva dentro di lei per la morte di Sennin. Poi posò lo sguardo su Kyoko, desiderava poter salvare la sua migliore amica dallo stesso gelido destino che aveva colpito l’anziano saggio.
Shinbe stava davanti a Suki per proteggerla, nascondendola dalla vista di Hyakuhei. Il vento scaturito dalla rabbia di Kotaro fece svolazzare i capelli blu notte di Shinbe, conferendo un’aria spettrale ai suoi occhi color ametista. La sua preoccupazione per Kyoko aumentò mentre sentiva crescere il potere del Cristallo.
«No...», pronunciò quella parola come se il vento lo avesse trafitto all’improvviso. Sapeva che, se Hyakuhei avesse ottenuto i pieni poteri del Cuore di Cristallo Protettore, allora i due mondi sarebbero stati in grave pericolo. Una lacrima ardente gli scese lungo la guancia mentre sentiva il cuore frantumarsi. «Kyoko.».
Hyakuhei guardò i nemici che erano rimasti sul suo cammino per così tanto tempo... i figli di suo fratello. Sapeva che avevano paura di attaccarlo perché stava usando Kyoko come scudo, e sentiva la rabbia aumentare.
Le sue ali color ebano si spiegarono, creando uno sfondo nero dietro di lui, mentre i suoi occhi altrettanto scuri fissavano la ragazza tra le sue braccia. «Stanno cercando di proteggerti.» disse con una voce calma e rassicurante, come se non fossero nel bel mezzo della battaglia ma la stessero guardando da spettatori.
Il sacro Cuore di Cristallo Protettore era ancora visibile nel suo petto nudo. L’amore che lei provava per i guardiani che combattevano per proteggerla era l’unica cosa che impediva al cristallo di affondare completamente nel suo corpo e dargli il potere che lui desiderava.
La purezza di quell’amore era il potere di Kyoko, e lei lo stava usando per cercare di allontanare il cristallo da lui... lo sentiva. Ma poteva anche sentire il potere che già gli scorreva nelle vene, e ne desiderava altro.
I suoi occhi s’intenerirono per un momento quando le sussurrò, come se stesse parlando a un’amante: «Non è abbastanza.».
Hyakuhei decise di usare il potere già ottenuto dal cristallo contro Kyoko, in modo tale che avrebbe distrutto il legame che teneva unito quel bel gruppetto. Sapeva che doveva fermarla... perché il suo potere da solo era forte quanto il cristallo che un tempo lei teneva dentro di sé. Lo stesso cristallo che, un tempo, gli aveva dato l’occasione di amare... per poi strappare crudelmente quell’amore dalle sue mani.
Si avvicinò al viso di Kyoko e posò un tenero bacio sulle sue labbra innocenti. Fissando i suoi ardenti occhi verdi, entrò nella sua mente con il potere del Cuore di Cristallo Protettore.
Hyakuhei cercava i ricordi dei guardiani che lei amava tanto... li avrebbe cancellati. Rubarle i ricordi delle persone per cui aveva combattuto avrebbe indebolito il suo potere, rafforzando il proprio.
Kyoko non riusciva a chiudere gli occhi. Sentiva i suoi artigli malvagi nella propria mente, cercavano di distruggere i suoi ricordi e di strapparle via la ragione di quella battaglia... cercavano di privarla del suo amore... dei suoi amici... lei non lo avrebbe permesso.
Kyoko sentì il controllo sfuggirle, le rimaneva una sola cosa da poter usare contro di lui, proprio ciò che lui stava cercando di prendere e distruggere. I suoi occhi brillarono con un lampo di rabbia non più repressa. Lei intrecciò le mani coni suoi capelli neri e premette la fronte contro la sua, muovendosi con un’ondata di potere.
Con la voce che sferzò il silenzio del campo di battaglia, urlò: «Li vuoi così tanto? Ecco!! Prendili!!!».
Gli occhi dorati di Kyou ardevano intensamente mentre la paura lo colpiva come la lama di un coltello rovente. Che cosa stava facendo la Sacerdotessa? Sapeva che c’era qualcosa di terribilmente sbagliato e sentì i propri poteri mentali chiamarlo... spingendolo ad ascoltare e vedere prima che fosse troppo tardi! Circoscrisse quel potere ed entrò nella mente di Kyoko, cercando di capire cosa stesse succedendo. Sarebbe caduto in ginocchio per ciò che aveva visto, se i demoni-ombra non lo avvolgessero così stretto per tenerlo immobile.
Le immagini e i suoni sarebbero rimasti impressi per sempre nella sua mente e, in qualche modo, sapeva che non sarebbe mai riuscito a scacciare le sensazioni che lo stavano assalendo. Scrutando nella sua mente, Kyou capì che Kyoko nutriva sentimenti d’amore sia per lui che per i suoi fratelli. Poteva vedere ogni tocco, sentire ogni emozione che lo accarezzava e ogni lacrima nascosta che lo turbava, e di certo lei stava provando la stessa cosa.
Kyou rimase sconvolto quando si rese conto che Kyoko aveva più potere di quanto chiunque avesse mai immaginato... un potere che neanche lei sapeva di avere. Poteva vedere e sentire ogni ricordo che passava dalla sua mente a quella Hyakuhei come se venisse lanciato dritto al proprio cuore, da dove non se ne sarebbe mai andato.
Anni di amore, angoscia, e sacrificio... tutti in un istante.
Lacrime di rabbia rigavano le guance di Kyoko mentre scagliava nella mente di Hyakuhei ogni ricordo di amore e di amicizia, di dolore e di sentimenti segreti che nutriva per tutti coloro che combattevano con lei. Era l’unica arma che le era rimasta.
La malvagità di Hyakuhei fu destabilizzata all’istante. Tutti percepirono un cambiamento quando il cristallo iniziò a lampeggiare di una luce bianca accecante, e i demoni-ombra che tenevano Toya e Kyou si disintegrarono nel nulla.
Kyoko vide l’angelo delle tenebre andare in confusione, il suo viso perfetto era stravolto dal dolore.
Proprio mentre iniziava a scivolare, Kyoko allungò le mani e afferrò il cristallo, estraendolo dalla carne di Hyakuhei. Sapeva cosa doveva fare, perché sentiva già la propria mente che perdeva la lotta con i ricordi che non voleva dimenticare. Lacrime lucenti lasciarono una scia lungo le sue guance già bagnate.
Aveva rinunciato ai propri ricordi per salvare tutti. Prima che fosse troppo tardi, poggiò il Cuore di Cristallo Protettore sul proprio petto... all’altezza del cuore.
Si voltò e vide Toya e Kyou che correvano verso di lei, e sussurrò: «Ricordatevi di me, vi prego... ritrovatemi.».
L’ultima cosa che Kyoko notò mentre la vista iniziava a sbiadire furono i due guardiani che gridavano il suo nome correndo, uno con gli occhi color oro e l’altro con gli occhi color argento fuso... poi vide tutto buio.
Kyou sentì la forza vitale di Kyoko che svaniva e pensò che stesse morendo. Saltò insieme a Toya, nel disperato tentativo di raggiungerla, ma la visuale cambiò, come se gli fosse finita dell’acqua davanti agli occhi. Onde increspate irradiavano da Kyoko e lei svanì. Poi Hyakuhei gridò di rabbia, e svanì anche lui.
La mente di Kyou andò in tilt quando il grido di suo fratello s’interruppe di colpo, come se il suono fosse stato letteralmente spezzato, e capì che anche Toya era sparito. Kyou atterrò con grazia nel punto in cui solo un secondo prima c’era il suo bersaglio. Si guardò attorno furioso. Erano spariti tutti.
Kyou sentiva l’adrenalina scorrergli nelle vene e mescolarsi con il suo nobile sangue di guardiano. Aveva visto e sentito tutto. Adesso possedeva i ricordi di Kyoko. Lei aveva dato tutta se stessa per salvarli e lui aveva ascoltato il suo ultimo desiderio. Probabilmente lei non si rendeva neanche conto di quello che aveva fatto... li aveva portati tutti con sé, lasciandolo da solo.
L’incantesimo di cui si era circondato per evitare che il cristallo sacro gli fosse usato contro gli aveva impedito di seguire gli altri, ovunque fossero finiti. Sussurrando poche parole, lei gli aveva portato via tutto.
Il corpo di Kyou era imponente e fiero. I suoi capelli argentei, lunghi fino alle ginocchia, gli svolazzavano tutt’intorno e la sua camicia di seta bianca si muoveva con la brezza, come se si trovasse nel bel mezzo di una tempesta invisibile, la stessa tempesta che infuriava nel suo cuore tormentato.
Aveva l’aspetto di un angelo, regale, potente e perfetto, mentre guardava il campo di battaglia deserto. Si toccò una guancia, catturando una solitaria lacrima rosso cremisi che neanche lui aveva il potere di fermare.
La visione di Kyou fluttuava, mentre le piume dorate delle sue ali appena spuntate volteggiavano davanti a lui, circondandolo con un bagliore dorato e rivelando la sua vera identità, per la prima volta nella sua esistenza millenaria.
L’unica ferita lasciata dalla battaglia era lo squarcio apparso nel suo cuore... un cuore che nessuno aveva mai pensato che possedesse. Posò lo sguardo sulla statua vergine che si trovava a pochi passi da lui, e sussurrò: «Kyoko, non ti abbandonerò. La distanza di oltre mille anni non basterà ad impedirmi di ritrovarti di nuovo.».