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AVVERTENZA DELL'EDITORE

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Questa monografia su Socrate è (come l'autore stesso dice nell'avvertenza da lui premessa alla stampa) una memoria, presentata al concorso bandito nel 1869 dalla R. Accademia di scienze morali e politiche di Napoli e premiata nel 1870. Fu inserita, l'anno dopo, nel volume VI degli Atti di quell'Accademia, col titolo: La dottrina di Socrate secondo Senofonte, Platone ed Aristotele.

Nel ristamparla, io adempio un desiderio, che più volte il Labriola ebbe a manifestarmi negli ultimi anni di sua vita.

D'altra parte, la monografia del Labriola è il solo ampio lavoro d'insieme, che la letteratura italiana possegga intorno a Socrate. Gli altri lavori sull'argomento sono piccoli saggi o discussioni di punti speciali, alcuno dei quali senza dubbio assai pregevole. Eccone un catalogo, che credo quasi completo: G. M. Bertini, Considerazioni sulla dottrina di S. (Memorie della R, Acc. d. Scienze di Torino, s. II, vol. XVI, 1856, e in Opere varie, Biella, 1903); B. Spaventa, La dottrina di S. (critica del lavoro precedente, in Rivista contemporanea, a. IV, vol. VIII, 1856, e nel vol. Da Socrate a Hegel, Bari, Laterza, 1905); F. Acri, La filosofia di S. (in Rivista sicula, 1870, vol. III); R. Bonghi, S. nella difesa scrittane da Platone (Nuova Antologia, del 1880; cfr. anche le traduzioni dei dialoghi platonici, e, in ispecie, per la biografia, il volume contenente il Fedone; A. Chiappelli, Il dubbio di S. sull'immortalità (in Filosofia delle scuole ital., XXV, 1882); E. Morselli, Il demone di S. (Rivista di filosofia scientifica, II, 1883-3); T. Mamiani, La morale di S. (in Filos. d. scuole ital., 1884): A. Chiappelli, Il naturalismo di S., e le prime Nubi di Aristofane (in Rendic. dei Lincei, 1885-6): M. Lessona, La morale e il diritto in S. (Roma, 1886); R. Pasquinelli, La dottrina di S. nella sua relazione alla morale e alla politica (in Rivista ital. di filos., 1887); G. Melli, S., conferenza (nell'Atene e Roma, a. VI, 1903); e una serie di saggi di G. Zuccante, Intorno al principio informatore e al metodo della filosofia di S. (in Riv. di filos. e sc. affini, 1902, febbr.); Il bello e l'arte della dottrina di S. (Rendiconti d. R. Ist. Lomb., s. II, v. XXXV, 1902); La donna nella dottrina di S. (Riv. filos., 1903); Sul concetto del bene in S. a proposito del suo asserito utilitarismo (ivi, 1904); Dei veri motivi del processo e della condanna di S. (Rend. Ist. Lomb., vol. XXXVIII, 1905); S. (in Dizion. di pedagogia di Credaro-Martinazzoli, Milano, Vallardi, 1907); si veda anche, del medesimo autore, il vol.: Fra il pensiero antico e il moderno (Milano, Hoepli, 1905).

La ristampa della monografia del Labriola, dunque, non potrà non riuscire gradita agli studiosi e ai lettori colti; ai primi dei quali offrirà una compiuta informazione degli studi su Socrate anteriori al 1870; e ai secondi, un'immagine del carattere di Socrate e un'esposizione della dottrina di lui, che rimane assai notevole per l'acume e l'equilibrio del giudizio e per l'acuto senso storico[1].

Napoli, gennaio 1909.

B. C.

Socrate

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