Читать книгу La fine dell'amore - Bracco Roberto - Страница 5
ATTO PRIMO
SCENA IV.
ANNA, SALVETTI
ОглавлениеSalvetti
Sono di troppo?
Anna
Ma che «di troppo»! Non vedete che se ne va?
Salvetti
(restando sulla soglia) Io ritengo di essere di troppo appunto quando non c'è nessun altro.
Anna
Quando non c'è nessun altro dovreste piuttosto ritenere di non essere… sufficiente. Avanti, avanti! (Mettendosi con cura il cappellino) Io aspetto ansiosamente questi cavalli e questi cavalieri. Ben presto vi lascerò. Non abbiate soggezione di me. Sdraiatevi in una seggiola a bracciuoli, leggete i vostri giornali, fate il vostro chilo comodamente…
Salvetti
Per obbedirvi… (Siede in una poltrona presso il tavolino e sceglie qualche giornale.)
Anna
Del resto, la vostra colazione, è durata pochino. (Dopo aver messo il cappellino incomincerà ad infilare i guanti.)
Salvetti
Come il vostro colloquio con Giuliano.
Anna
Preciso.
Salvetti
(con gli occhi sul giornale) Una bistecca e un po' di frutta: ecco la mia colazione.
Anna
Un po' di frutta, senza la bistecca: ecco il mio colloquio. Mi do anch'io all'erba!..
Salvetti
Lo avete… bocciato?
Anna
Chi?
Salvetti
Giuliano.
Anna
Non l'ho neppure esaminato.
Salvetti
Sicchè, è soppresso.
Anna
Perchè sopprimerlo? È un gentile giovane.
Salvetti
Certo.
Anna
Alquanto… vaporoso. (Fa lo stesso gesto complicato che ha fatto dianzi.)
Salvetti
Spiritualista e vegetariano.
Anna
(sincera) Quel che c'è di più moderno, sapete.
Salvetti
E chi lo nega? Molto moderno, e quindi niente affatto… esigente.
Anna
Ah, questo sì!
Salvetti
Compiango lui e compiango anche voi.
Anna
Credete che per una donna sia così penoso l'essere saggia?
Salvetti
Credo solamente che sia meno penoso il non esserlo.
Anna
(dopo una pausa) Dottore…
Salvetti
(leggendo) Marchesa?
Anna
Disturbo?
Salvetti
Anzi.
Anna
(avvicinandosi con amichevole dimestichezza) In confidenza… secondo voi, chi è che potrebbe farmi oltrepassare i confini della saggezza?
Salvetti
(subito) Chiunque.
Anna
(offesa) Come?!
Salvetti
Lasciatemi finire. Chiunque… sapesse chiedere… nel momento propizio.
Anna
(allontanandosi stizzita) Eccoci alle solite insolenze!
Salvetti
«Pulsate, et aperietur vobis» scrisse uno che se ne intendeva.
Anna
Non capisco di latino!
Salvetti
Sono io qui apposta per tradurvelo. «Picchiate e vi sarà aperto». La condizione del «momento propizio» non c'è nel testo; ma… oh Dio!.. si legge tra le linee. (Alzandosi) E io vi dimostrerò che…
Anna
(interrompendolo esasperata) Basta! Basta! Basta! Non mi irritate di più. Coi vostri quarant'anni suonati, dovreste giudicarmi meno superficialmente. Le condizioni speciali della mia vita non possono escludere, è vero, la probabilità, vicina o lontana, d'una dedizione; ma da questo a quello che dite voi, ci corre! ci corre!
Salvetti
Io dico lo stesso in sostanza, perchè tutte le donne, quando stanno per cadere, credono in buonissima fede di trovarsi nelle condizioni speciali che non solo giustificano ma esigono la caduta. E penso io forse che esse abbiano torto? Oibò! Io non faccio che applicare a voi una legge naturale, comune a tutta la femminilità militante: – «non sono veramente sagge che le donne a cui non si chiede niente».
Anna
(scattando) Badate, però, che possono essere sagge, malgrado loro, anche quelle a cui si chiede troppo!
Salvetti
Io vi auguro che s'indovini sempre la misura giusta della richiesta.
Anna
Ed io auguro a voi che s'indovini sempre la misura giusta del rifiuto! (Presa dalla rabbia) Siete un impertinente!.. Siete disgustevole!.. Siete insopportabile! Siete mostruoso! (Batte a terra i piedi d'una seggiola, e poi vi siede. – Una lagrimuccia spunta nei suoi occhi.)
Salvetti
(sorridendo sotto i baffi) Calmatevi, via, ve ne prego, calmatevi…: tanto più che (guardando alla finestra) sta per arrivare il conte… in un magnifico costume di occasione.
Anna
Io ho bisogno di graffiare qualcuno!
Salvetti
Profittate di me, marchesa, perchè, col conte, non c'è da cavarsi di questi capricci. Quello lì è troppo ben fatto: si guarda e non si tocca!