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ATTO PRIMO
SCENA III.
LUCIO, NORA, GIOVANNI e ZIEGLER

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Ziegler

(rientra, imitando lievemente l'andatura e l'accento del dottor Felsani) «E così il benefico Comitato ha finito coll'offrire dei fiori al dottor Felsani. Benissimo!.. (a Nora:) E lei, signorina, che ne dice?»

Nora

Oh! Io dico, sul serio, di non averli meritati.

Ziegler

Non le prestar fede, Lucio. Ha suonato divinamente. E anch'io mi sono piaciuto. La sonata di Grieg l'abbiamo – come dire? – … l'abbiamo sviscerata. E al secondo tempo, Nora, a suo marcio dispetto, è stata grande…

Nora

(ridendo e declamando:) «Come nessun fu mai!»

Giovanni

(pazientemente si sdraia sulla poltrona, ascoltando.)

Ziegler

(a Nora:) Date retta a me. In quell'andante appassionato(a Giovanni:) Bada, era il secondo tempo della seconda sonata di Grieg; e lì dentro, sai, c'è tutta la Norvegia coi suoi fiordi e con le sue aurore boreali… (Continuando a rivolgere la parola a Nora e alzando il tono affinchè Lucio non resti estraneo alla conversazione:) Sì, perdinci, in quell'andante appassionato avete messo tanta profondità d'intenzioni e tanta intensità di dolcezza sentita… quasi direi, di dolcezza vissuta… che quel Kaps, non so, pareva avesse un cuore, pareva vivere come voi, come me… (entusiasmandosi) e le corde del mio violino sconquassato cantavano, non perchè io le grattavo con l'archetto, no, ma perchè vivevano esse pure… Proprio così!.. Vivevano, intendete?, vivevano per una suggestione. Già, io non so esattamente che diamine significhi la parola suggestione, che tutti diciamo cento volte al giorno…; ma questa volta devo averla detta a proposito. Suggestione, incantesimo, malìa, magìa, miracolo!.. Una di queste cose, insomma, ovvero… tutte quante insieme!

Nora

(ridendo) Addirittura?!

Ziegler

Addirittura! (Sempre più entusiasmandosi) Vi garantisco io che, dato un accompagnamento come il vostro, un violino suona da sè. E quando voi sedete al piano, Norina, parola d'onore, o che suoni io o che suoni Tartini redivivo, è precisamente lo stesso!..

Nora e Giovanni

(lo guardano comicamente.)

Ziegler

Cioè… credo di avere un poco esagerato. Ritiro la parola d'onore.

Lucio

(sorride.)

Giovanni

(levandosi) Hai finito, chiacchierone?

Ziegler

(mortificato) Vi vedevo attenti: supponevo di farvi piacere, parlando.

Giovanni

Be', se hai finito, (stendendogli la mano) buona notte.

Ziegler

(stringendogliela) Te ne vai?

Giovanni

No! Sei tu che te ne vai.

Ziegler

Ma che! Io ho da restare. Stanotte siamo di guardia Norina ed io.

Giovanni

Se ci sei stato la notte scorsa con lei! Stanotte spetta a me.

Ziegler

E tu non c'eri stato già due notti di fila? Spetta a me, caro mio.

Giovanni

E io sostengo che spetta a me.

Nora

Bisticciatevi per questo, adesso!

Ziegler

Decidete voi, Nora.

Giovanni

Andiamo, decidete voi.

Nora

Non spetta a nessuno dei due. Il signor Lucio sta meglio, e quindi non c'è' bisogno di una duplice sentinella. Stanotte, ci resto io sola. Ecco la mia decisione.

Ziegler

E basta così.

Giovanni

Non parlo più.

Nora

(dando a Giovanni il pastrano e il cappello) A voi… (e a Ziegler il cappello, le carte e la custodia del violino) A voi… E dritti a casa, da bravi ragazzi. (A Giovanni:) La consegna?

Giovanni

La consegna è questa. Sino alle due, possibilmente, riposo. A cominciare dalle due, le solite cartine, e se ha sete, la solita bibita. (Indi, parlando pianissimo, ma con disinvoltura, affinchè Lucio non sospetti:) D'un discorso molto serio fattomi dal dottore, parleremo poi a lungo domani.

Nora

Va bene.

Giovanni

(rialzando il tono e guardandola tutta) Intanto sarete a disagio in questo abito di fantasma.

Nora

Andrò a svestirmi quando il signor Lucio si sarà addormentato.

Giovanni

E se non si addormenterà, i vostri piedini staranno ad agghiacciarsi nelle calze di ragnatela e in questi petali di magnolia che chiamate scarpine.

Nora

Vi proibisco d'essere tanto bene informato della mia calzatura! Del resto, all'alba, Ziegler verrà a sostituirmi.

Ziegler

Beninteso!

Giovanni

E perchè non io?

Nora

(vivamente) Perchè voi, no!

Ziegler

E basta così.

Nora

Che tiranna, eh?

Giovanni

Tiranna?.. Non lo so.

Nora

È vero, signor Lucio, che sono un pochino tiranna?

Lucio

È la tirannia della Saggezza.

Nora

Ah, sì?

Giovanni

(piano a Ziegler:) Ti secca di non restar qui con lei?

Ziegler

(piano a Giovanni:) Per carità, Giovanni, non dirlo neanche per ischerzo.

Giovanni

(a Lucio:) Noi ce ne andiamo, Lucio. (Indicando Nora) È lei che lo esige… A domani, dunque.

Ziegler

(a Lucio:) Domani, senza febbre e con gli occhioni luminosi e irrequieti come due fari. Mi sono spiegato?

Lucio

(sorridendo dice di sì col capo.)

Ziegler

(a Nora.) Buona veglia, Norina! (E via.)

Giovanni

(stringendole la mano) A rivederci…

Nora

Ahi! Ahi! Mi fate male…

Giovanni

Eh!.. Troppo fragile per essere una tiranna, troppo sensibile per essere un fantasma!

Nora

(quasi fra sè, con rancore) Cattivo!

Giovanni

(esce.)

Il trionfo: Dramma in quattro atti

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