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ATTO SECONDO

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La medesima stanza. Ma l'ambiente è divenuto quasi gaio. Non c'è più il letto. Dove erano le fiale e i medicinali, si vedono, ora, piatti, bottiglie di vino, un fornello con su una caffettiera, una zuccheriera e parecchie tazze. Nel mezzo della stanza, una mensa. Son le prime ore del pomeriggio.

SCENA I.
LUCIO, DON PAOLO, NORA, GIOVANNI e ZIEGLER

(Essi stanno seduti intorno alla mensa. Don Paolo ha a destra Nora, a sinistra Ziegler. Lucio è alla destra di Nora. Giovanni è fra Lucio e Ziegler. Si è alla fine del pranzo. Si mangia la frutta. Si chiacchiera. Si beve. – Il fornello del caffè è acceso.)

Nora

(sbuccia una mela e ne offre una fetta a Don Paolo.) Un'altra fettina di mela, Don Paolo?

Don Paolo

(condiscendente) Un'altra fettina di mela. (La prende e la mangia.)

Ziegler

Ancora?!

Don Paolo

Lasciate fare! (Ride) Ah ah ah! Sono i piccoli vantaggi dell'innocuità.

Giovanni

Se c'è l'innocuità, non ci sono i vantaggi.

Don Paolo

Dal vostro punto di vista è vero. Ma dal mio, (ridendo) ah ah ah!, è un altro paio di maniche.

Ziegler

Voi le avete larghe le maniche…

Don Paolo

E me ne tengo! Sono misericordioso, io.

Giovanni

La misericordia è stoffa a buon mercato. Si dice che anche il Signore Iddio se ne sia fatto un manto assai largo.

Ziegler

Che ne pensate voi, Don Paolo?

Don Paolo

Io penso… (beve con voluttà un ultimo bicchiere di vino) penso che con queste cose è meglio di non scherzare.

Nora

(a Giovanni e a Ziegler:) Se voialtri non la finite con le vostre eresie!..

Giovanni

Non andate in collera, Nora, chè in fondo poi, convenitene, sono un buon credente.

Nora

Sì, quando vi accomoda.

Don Paolo

(per scansare quei discorsi) Un sigaro chi me lo dà?

Ziegler

Io.

Giovanni

Io.

Don Paolo

Vediamo. (Guarda e stringe tra le punte delle dita i due sigari.) Scelgo questo e fumo quest'altro. (Ridendo, se ne mette uno in tasca e uno in bocca) Ah ah ah!

(Tutti si alzano, eccetto Lucio.)

Don Paolo

(col viso alquanto acceso e le gambe alquanto dinoccolate)Santa pazienza! Mi avete fatto mangiare e bere un po' troppo!

Nora

Ed ora vi do una tazza del mio caffè.

Don Paolo

Purchè non mi facciate perdere il treno come ieri.

Ziegler

(cavando dalla saccoccia una scatoletta di fiammiferi)State tranquillo: terrò io d'occhio l'orologio.

Ziegler, Giovanni, Don Paolo

(accendono i loro sigari.)

Nora

(smorzando la fiamma del fornello) Lo brustolai io stessa, ieri sera…

Don Paolo

Lo sappiamo, perchè la vostra finestra era aperta e il fumo aromatico giungeva fin qui.

Nora

Moca e Portorico… Sentirete.

Lucio

(tuttora seduto, è assorto, co' pugni uniti sulla tavola e il mento sui pugni.)

Don Paolo

(lo guarda, gli si avvicina e gli sfiora il viso col gesto con cui si scacciano le mosche) Ohè!..

Lucio

(sussultando) Scusate, zio…

Don Paolo

Ma che hai? Che hai?

Lucio

Ecco:… riflettevo che…

Nora

(interrompendo di proposito) Don Paolo, dolce o amaro?

Don Paolo

Come il vostro cuore vi detta.

Ziegler

Allora dolcissimo.

Nora

(offrendo la tazza ricolma a Don Paolo) A voi.

Don Paolo

(saggiando subito col cucchiaino) Perfetto!

Lucio

Me la date anche a me una tazza di caffè?

Nora

(mescendolo agli altri) È assai forte, Lucio. Coi vostri nervi!..

Lucio

Un sorso, almeno. Mi solleverà.

Nora

Un sorso, ve lo cedo io. (Gli porge la propria tazza.)

Lucio

(se l'avvicina alle labbra, delicatamente.)

Ziegler

(pianissimo, confabulando con Don Paolo.) Insistete nella proposta di stamane. Fate che egli venga con voi in campagna. Il dottor Felsani dice che ciò è indispensabile…

Don Paolo

E dice bene.

Ziegler

Lucio, credetemi, non è completamente guarito.

Don Paolo

(sospirando) Lo so. Lo vedo.

(Restano pensosi, sorseggiando l'uno di fronte all'altro.)

Nora

(a Lucio, che beve troppo caffè:) Ma così compromettete il solito sonnellino del dopo pranzo.

Lucio

Non importa.

Nora

(con severità gentile) Basta, ora! (E riprende la tazza.)

Lucio

Che avara!

Il trionfo: Dramma in quattro atti

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