Читать книгу Il guerriero il saggio il clown - Cesare Gallarini - Страница 2
ОглавлениеUn ringraziamento a Paul Valery che mi ha
“suggerito” il titolo di questo manuale
A mio padre che mi ha insegnato a sorridere.
A Sara, augurandole di sorridere sempre.
C. Gallarini
Parlami e dimenticherò. Mostrami e forse ricorderò.
Coinvolgimi e comprenderò!
(Confucio)
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Svolgere la professione di Editore ha i suoi vantaggi. Uno di questi è sicuramente il poter pubblicare quelle Opere che avresti voluto avere a disposizione quando ti servivano ma non c’erano, oppure quelle esistenti all’epoca, non ti trasmettevano ciò di cui avevi bisogno in quel momento.
E qui entra in gioco questo “manualetto” scritto da quel simpaticone di Cesare Gallarini, del quale non ritengo necessario decantare le lodi visto il curriculum che parla da sè.
Posso affermare con certezza che se io avessi potuto usufruire di una lettura così interessante quando intrapresi la mia carriera artistica di cantante e intrattenitore, avrei potuto accellerare notevolmente i tempi e integrare le sue “dritte” con le mie esperienze, risparmiandomi qualche piccolo ma significativo fallimento.
Lo stesso dicasi per quando dovetti affrontare decine di altre situazioni in cui la “comunicazione” assume un ruolo determinante.
Ebbene questo piccolo manuale oggi esiste! Perchè non approfittarne?
Pare che certe “figuracce” o certi fallimenti, costino ben più di un prezzo di copertina di fascia medio-bassa.
Giacomo Morandi Editore
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Questo manuale breve ed essenziale, per ORATORI - INSEGNANTI - COMUNICATORI - POLITICI - VENDITORI - CIARLATANI - COMICI, diventerà indispensabile ogni qual volta dovrete affrontare un uditorio e sarete presi da quell’ansia da prestazione o peggio dal panico più totale.
E’ frutto della mia esperienza di comico, pedagogo teatrale e formatore esperienziale. Non troverete certamente la soluzione definitiva a tutte le vostre difficoltà ad affrontare il vostro agguerrito capo, o a gestire un gruppo di scatenati studenti, o a discutere con il politico conservatore del vostro paese; spero invece troverete degli stimoli e delle tecniche per migliorarvi, per raffinare quella che è la vostra esperienza o modificare quelli che sono i vostri preconcetti. Piccoli suggerimenti che potrebbero cambiare il vostro modo di comunicare. Naturalmente in meglio.
Ancora oggi, dopo oltre cinquemila spettacoli, (non ridete, ho la mia età), vado “in scena” sempre con un pizzico di timore e ansia. Anzi, a volte, con vero terrore. Chaplin diceva che il pubblico è un mostro senza testa: non sai mai da che parte andrà.
Cosa faccio allora? Mi fermo, respiro, mi rilasso e cerco di “concentrarmi” pensando alla mia passione di “stare sul palco” e alla soddisfazione di sentire ridere (o piangere) il pubblico. Così entro in scena con calma guardando chi mi sta di fronte e sfoggiando un bel, grande, sincero sorriso (ecco un primo suggerimento)
Andare “in scena” significa dover affrontare, non per vincerlo ma per allearsi, un “nemico” con la determinazione di un vero guerriero. Significa comunicare valori e pensieri come un filosofo, e significa proporre questi pensieri in modo efficace, divertito e divertente, mai prolisso, dove la passione traspare sempre!
Perché il GUERRIERO, il SAGGIO e CLOWN? Perché rappresentano i ruoli che interpretiamo quando parliamo in pubblico o andiamo in scena per uno spettacolo, che in fondo sono la stessa cosa. La parola stessa “Persona” ci chiarisce che tutti interpretiamo dei “Ruoli”. Che tutti siamo “attori”. Infatti la parola “persona” deriva dall’Etrusco Phersu che indicava la maschera teatrale e l’etimologia latina si compone della preposizione per (“attraverso”) e sonare (“risuonare”). Così infatti era chiamata la maschera indossata dagli attori, che copriva il volto (e indicava il “carattere” ) e amplificava la voce.
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IL GUERRIERO:
“solo con l’addestramento si può ottenere disciplina.”
Sun Tzu
Dovete affrontare il vostro uditorio come un guerriero e come tale dovete raffinare la vostra tecnica con determinazione, concentrazione e sicurezza. Che postura adottare, le distanze, dove mettere le mani, come utilizzare il colore della voce, chi guardare, come vestirsi per meglio affrontare la vostra “battaglia”.