Читать книгу Il guerriero il saggio il clown - Cesare Gallarini - Страница 7

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Ricordatevi la regola della causa effetto. Quello che direte avrà una ricaduta pratica su ciò che verrà fatto. Ogni comunicazione ha una componente di contenuto ed una di relazione. Generalmente la seconda prevale sulla prima, perché l’esito della comunicazione dipende da quello che gli altri comprendono di ciò che gli viene detto e da COME LO COMPRENDONO. Per questo dovete abituarvi ad “ascoltare” con tutti i vostri sensi le persone che vi stanno di fronte. Non limitatevi a “dire” un discorso. Se volete veramente comunicare dovete utilizzare tutto il vostro corpo, dovete esprimete i vostri sentimenti, e “leggere” (come reagiscono fisicamente alle vostre parole) le persone a cui rivolgete il vostro discorso. Troppo spesso cerchiamo esclusivamente le parole. E’ il nostro corpo il primo e più importante strumento di comunicazione. La voce non è che il suo prolungamento. Ma sono gli occhi, i nostri gesti, le mani, le espressioni che utilizziamo, spesso, inconsciamente il mezzo per comunicare. Soprattutto i gesti delle mani scandiscono e sottolineano il ritmo del discorso. Essi rafforzano il messaggio che volete trasmettere e apportano un valido sostegno visivo.

Terzo suggerimento

ADEGUATEVI E ADATTATEVI A CHI VI ASCOLTA

Non basta trovare frasi o parole che esprimano con precisione quello che vorremmo comunicare. Il nostro messaggio va sempre adattato a chi ci sta ascoltando. Se volessi spiegare, per esempio, come vola un aeroplano (parleremo molto di aerei), utilizzerei parole e modi diversi a seconda se davanti a me ci fossero dei bambini, dei piloti, o le mie zie di 90 anni che non hanno mai preso un aereo in vita loro. Adattare non vuol dire solo utilizzare parole più semplici o più tecniche a seconda dei casi, vuol dire modificare il nostro gesto, la nostra energia, per rendere il tutto comprensibile ed efficace.


Il guerriero il saggio il clown

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