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ОглавлениеL’UOMO CAIMANO
(Poema esistenziale di un caimano colombiano)
Alcuni assicurano che io abbia corpo di caimano
e testa di uomo.
Io dico che i miei pensieri sono umani:
vile tessuto di frasi oscure.
C’è chi dice che ho testa di uomo
e corpo di caimano.
Io dico che il mio cuore è bestiale:
parassita anomalo che nuota nel caos.
Un giorno copulai con una nera e le sue labbra
erano come fiori di cristallo che raggiungevano una palude.
Venne il tramonto e continuavamo a copulare.
Ella gemette e io le dissi Ti amo.
Mi innamorai della nera e delle sue labbra leggere,
la delicatezza del loro intreccio che incendiava le mie squame.
Fu l’ultima notte che la vidi al fiume Magdalena
e vagai lungo le sue sponde per mio proprio scherno.
Gli spettri confabulano sulle proprie leggende
e proiettano le loro frustrazioni sulla mia vita.
Ficcanaso intermittenti che oscurano il giorno,
tristi voyeuristi che alimentano la notte.
Penso come un uomo e sento come una bestia.
Quando mi trasformo in uomo sono depravato,
produco il fondamento di pallidi slogan.
Quando mi trasformo in bestia sono sensitivo
e mi innamoro delle creature dell’acqua.
Quando divento un uomo sono la bestia.
Quando mi annichilisco sono la resurrezione delle paludi.
Sono un caimano con testa di uomo
o sono un uomo con corpo di caimano?
Quando è degenerata la mia natura e mi sono trasformato in un umano?
Ogni giorno combatto per non confondermi col mostro.
Cerco la nera tra le macerie
che hanno dato luogo a estuari di pessimismo.
Da Plato a Bocas de Ceniza,
sempre mi vedranno sulle coste dei Caraibi.