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ACQUA
IL NOMADE
ОглавлениеFUGGI DAI MAESTRI della saggezza come dalla peste. E prendi la saggezza come tuo vero maestro. Non aspettatevi che venga da voi; uscite a cercarla nelle montagne e nelle valli, nei prati e nei deserti, nei fiumi e nei mari, soprattutto nei mari che sono la via della libertà e dove gli oceani instancabili danzano al ritmo delle maree. Ho viaggiato per i mondi e i tempi. La mia essenza è il nomadismo. Sono un vagabondo che ha viaggiato, viaggia e visiterà tutte le strade alla ricerca della preziosa chimera: Marco Polo, Ibn Battuta, Johan Ludwig Burckhardt, Cristoforo Colombo, Ferdinando Magellano, Juan Sebastian Elcano, James Cook, David Livingstone, Henry Morton Stanley, John Speke, Roger Casement, Richard Burton, Charles Darwin, Jacques-Yves Cousteau, Neil Armstrong, Yuri Gagarin.
Sono venuto a cercarvi in questo arduo viaggio con questi imbroglioni che portano la mappa, il percorso mi condurrà al segreto e con voce sicura ho rivendicato il posto che mi spetta. Dubitare della tua parola e del ruolo che le hai assegnato sarebbe dubitare della tua stessa esistenza, anche se per il momento la tua parola non è altro che un miraggio sfocato in mezzo alla nebbia. Se qui, nella parte più bella del pelagico, si potesse elevare qualche supplica alla dea dei tre volti, so che i mortali (oh, disgustosa razza di mortali) si accontenterebbero di esigere tutta la ricchezza del mondo. Io, non meno mortale di loro, con il mio idealismo a tutti i costi, chiederei di possedere la parola.
In futuro scenderò nelle catacombe della lingua e insieme agli schiavi, agli indiani e ai miei fratelli plebei pronuncerò le mie diatribe con le parole più prosaiche a sostegno della correttezza delle loro affermazioni. Salirò fino agli strati più virtuosi e accanto a faraoni e re ripugnanti, aristocratici e dotti, magnati e borghesi, canterò con raffinata sinfonia le scuse all'arte per il bene dell'arte. La parola, però, rimane lì, nel purgatorio di quelle due bugie. Dovrò attraversare mille e un altro labirinto per trovarla.
Intanto, metto i piedi su questa terra vergine, mi appoggio su queste rive per dare un nome rinnovato ad ogni oggetto e bestia che i miei occhi raggiungono.