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4.2 Repliche e risposte
ОглавлениеIl termine adottato di ‘repliche brevi’ si giustifica col fatto di voler comprendere tutta la complessa fenomenologia delle reazioni al discorso di altri interlocutori a prescindere dal tipo di enunciato che alla replica fa da antecedente e che può essere sia di tipo interrogativo polare (ma non parziale, che richiede cioè solo singole informazioni), sia dichiarativo, sia imperativo. Cfr., in italiano, la possibilità di rispondere sì/no ai seguenti enunciati:
Si pensi anche a esempi inglesi quali:
Le risposte ad enunciati interrogativi sembrano essere più basiche, o più prototipiche: come mostrano gli esempi dall’italiano e dall’inglese riportati qui sopra, i mezzi per la risposta breve a enunciati interrogativi vengono utilizzati anche per le repliche brevi ad asserzioni e a comandi, mentre non vi sono forme di replica breve usate prevalentemente con questi due tipi di enunciato che si usino anche per le risposte. I dati a disposizione finora non permettono però di verificare appieno questa che rimane un’ipotesi di parametro tipologico, cioè il grado e i limiti dell’uso di repliche grammaticalizzate anche al di là delle risposte a domande polari1.
Oltre che nei confronti degli antecedenti, le repliche brevi devono essere definite anche rispetto alla gamma di mezzi che le possono realizzare. Centrali sono, a questo proposito, le forme grammaticalizzate di replica che veicolano la polarità positiva o negativa e la cui interpretazione dipende dall’intero enunciato antecedente, come le profrasi (it. sì, no; fr. oui, non, si; ted. ja, nein, doch; rus. da, net ecc.) e altri tipi di ellissi incentrati sul verbo (o sull’ausiliare) dell’antecedente. Per esempio (cfr. questionario citato sopra, 1):
Non pertinenti sono invece le repliche costituite da informazioni aggiuntive rispetto all’antecedente o da commenti di vario genere. In italiano, p. es.:
Statuto intermedio hanno gli avverbi modali epistemici. Quelli che segnalano il massimo grado di probabilità epistemica (certamente, naturalmente, sicuramente, e, in italiano, anche l’aggettivo certo in funzione avverbiale), pur potendo costituire la replica enfatizzata di polarità positiva, si pongono più verso il tipo meno pertinente rappresentato da elementi che aggiungono informazioni (anche se del particolare tipo modale epistemico) al contenuto proposizionale dell’antecedente. Quelli che invece segnalano un grado di probabilità incerto (probabilmente, ma soprattutto forse), pur appartenendo alla stessa categoria sintattico-semantica (per la quale v. Conte 1987), costituiscono un insieme di espressioni lessicali più vicino a quello delle repliche grammaticalizzate, segnalando un punto intermedio tra la polarità positiva e la polarità negativa di queste (p. es. in it. sì-forse-no; in ingl. yes-maybe/perhaps-no).