Читать книгу La missione del bambino - Jessa James - Страница 9

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Jett

Mi sveglio presto, appena prima del sorgere del sole. Non importa se piove, nevica, nevischia o grandina. Non importa se stanotte sono rientrato tardi. Cascasse il mondo, mi allenerò.

Spingo indietro la trapunta di lino scuro e mi allungo, completamente nudo. A Emily non piaceva che dormissi nudo. Ma dopo che Emily mi ha lasciato, poco più di un mese fa, l’ho provato di nuovo. È così bello, solo la tua pelle e il piumino, senza vestiti che ostacolino quel senso di beatitudine.

Mi alzo e mi dirigo verso il bagno privato, senza preoccuparmi di accendere le luci. Nel bagno la luce comincia a penetrare dall’alto; qualche architetto intelligente ha progettato lucernari in tutta la casa. Il bagno è caratterizzato da travi del soffitto in cedro nudo e semplici pareti bianche, che è un tema comune che attraversa tutta la casa. Tutto l’appartamento è stato realizzato da qualcuno che ha più gusto e tempo libero di me, ed è davvero minimal.

Mi lavo i denti davanti allo specchio gigante, scrutando la mia figura. La mia barba si sta allungando un po’, quindi forse la taglierò oggi o domani. Mi fermo quando vedo il doppio lavandino.

Non è il suo lavandino, mi ricordo. Apparterrà a chiunque prenderà il suo posto.

Mi affretto a scegliere alcuni indumenti da ginnastica, quindi mi dirigo verso il seminterrato. Finirò il mio allenamento con un po’ di cardio, ma ora è il momento di darci un bel po’ dentro con i pesi nella mia palestra di casa. Accendo le luci e tocco un pulsante sul muro per accendere la musica. Il rap risuona dagli altoparlanti integrati, forte e veloce.

Perfetto.

Mi muovo tra gli attrezzi, cercando di decidere da dove cominciare. Comincio lentamente con i pettorali e poi faccio i trapezi.

Dopo il mio primo set di ripetizioni, penso di nuovo a Emily. Ho molti sentimenti contrastanti nei suoi confronti e per la fine della nostra relazione. Tanto che mi sono preso un lungo weekend di pausa dal lavoro e sono andato in campeggio da solo per cercare di fare ordine nella mia mente.

Mi sono accampato e mi sono sdraiato sotto le stelle, cercando di impegnarmi a ricordare ciò che è andato storto.

Prima di tutto, Emily era probabilmente incazzata per il mio rifiuto nel farla trasferire da me. In realtà, avrei allontanato ogni tipo di idea che presuppone un impegno a lungo termine: prendere un cane, progettare vacanze in un futuro lontano, persino sottoscrivere un abbonamento di coppia quando andavamo in palestra insieme era troppo per me.

Certo, non si è mai davvero arrabbiata ogni volta che scrollavo semplicemente le spalle di fronte ai piani futuri. La sua bocca si assottigliava, gli occhi si restringevano, ma niente che mi colpisse direttamente. È così che sono riuscito a ignorare il suo comportamento stizzito per tre anni: essendo sordo e stupido.

Quindi, se avessi voluto imparare qualcosa dalla mia relazione fallita, avrei dovuto capire cosa volevo. Avrei anche dovuto impegnarmi. Questo è stato davvero l’insegnamento che ho potuto trarre dalla mia relazione.

In secondo luogo, sono arrivato alla conclusione che Mason avesse ragione quando mi ha accusato di fissarmi sempre sullo stesso tipo di ragazze. Le biondine drogate di fitness erano la mia droga. E a dirla tutta, mi piaceva che generalmente fossero sottomesse e non mi sfidassero troppo intellettualmente.

Fondamentalmente, il mio tipo era esattamente l’opposto di Cady, la ragazza che ho incontrato l’altra sera. La immagino, capelli scuri e occhi grigi, più alta delle ragazze che mi piacevano di solito. Aveva il seno, e i fianchi, e un vero culo, non solo una tavola come quelle che fanno yoga.

E la sua personalità è così diversa da chiunque abbia mai frequentato prima. È sarcastica e intelligente, e ha un lavoro non male in uno studio legale. Riesce cavarsela da sola, al contrario di Emily.

Emily era parecchio incasinata, è vero, ma lavorava pur sempre in una caffetteria e doveva per forza vivere con dei coinquilini.

Mentre cambio attrezzi e inizio davvero a sudare, la mia mente inizia a vagare. Per prima cosa penso al lavoro; non ho ancora assunto Bryce, e oggi, più tardi, ho anche un incontro al lavoro.

Poi penso a Mason e Alex, i miei due migliori amici. Ho molti colleghi, ma sono molto esigente quando si tratta di persone con cui passare il mio tempo libero. Mason è allergico all’impegno, una ragazza nuova ogni notte. Non riesco a credere che abbia avuto il coraggio di accusarmi di fare solo botte e via.

E, Alex... Alex sembra andar bene con le donne, ma quel figlio di puttana è così riservato. Potrebbe scoparsi mia madre, mia sorella e mia nonna, e nessuno lo saprebbe. Comunque sia, è un tipo affidabile. Si presenta sempre quando dice che lo farà, anche se dovesse trattarsi della veglia funebre di mio nonno.

Avevo più amici quando ero al college, ma lentamente si sono allontanati tutti, si sono fidanzati e poi si sposati... Poi alla fine sono svaniti. Mason e Alex sono gli unici che resistono, oltre a me.

Purtroppo, ho poco altro di cui preoccuparmi. Mi alleno, sgobbo al lavoro, esco con i miei amici. La mia vita è piuttosto vuota se devo essere sincero. Ho trentacinque anni, pensavo che sarei stato già sposato e che forse avrei messo su famiglia a quest’età.

In realtà, è questo che mi ha veramente scioccato quando Emily se n’è andata. Ricordo che aveva trovato dei miei documenti per un viaggio che avevo programmato di fare da solo Macchu Picchu.

“Non avevi intenzione di dirmelo?” mi chiede gettandomi i documenti addosso mentre sono sdraiato sul divano. Ci frequentiamo da quasi tre anni, abbastanza da farmi riconoscere la sua rabbia.

“Ohh. Ma dai… È tra tre mesi,” dico, mettendomi seduto.

“Cosa dovrebbe significare?” esplode. Adesso è davvero incazzata, la sua coda bionda ondeggia ad ogni movimento. “Seriamente, come hai potuto non parlarmi di questo? O forse... Aspetta, hai già una donna da portarti? Oh mio Dio, mi stai tradendo?”

"Woah, woah, calma! Prima cosa, no. Seconda cosa, quando avrei tempo per tradirti?” Dico sulla difensiva. “Sto solo dicendo che... Sai, è qualcosa di futuro. Chissà cosa succederà…”

Mi fissa, puntandomi un dito contro.

“Vorresti dire che in questi tre mesi qualcosa potrebbe andare storto nella nostra relazione?”

"No..." Dico colpevole. Mi fissa per un secondo e inizio a chiedermi se è in grado di leggere i miei pensieri del cazzo. Perché ho detto di no, ma magari intendevo dire… “forse”.

“Sai che ti dico? Ne ho abbastanza. Appena esci per andare a lavoro, me ne vado e porto via le mie cose. Non preoccuparti nemmeno di litigare, perché non voglio ascoltarti.”

“Aspetta, Emily…”

Sale le scale come una furia e sento una botta in lontananza. È la porta della camera da letto.

Cazzo.

Il fatto è che quel giorno andai a lavorare. Pensai che sarebbe tornata a fare tutto quello che faceva normalmente, andando in giro a fare shopping e allenandosi. E che poi si sarebbe calmata. Lei inviai dei fiori dal lavoro, pensando di fare qualcosa di carino.

Ma poi, tornai a casa e trovai l’appartamento a soqquadro, le sue chiavi sul bancone e un biglietto.

Non chiamarmi MAI più.

Mi vengono i brividi mentre ascolto Kendrick Lamar, quindi spengo il rap. Finalmente vado di sopra, afferrando il mio iPod mentre esco. Vado fuori e inizio la mia corsa, con tutti gli altri ricconi che vanno a correre presto nel quartiere di Buckhead. Ricomincio col rap, ascoltando Drake mentre canta e racconto di quanto sia famoso.

So che le cose con Emily sono andate male per colpa mia. Questo ora mi è chiaro, soprattutto dopo lunghe notti passate a lagnarmi con i miei amici. Alex e Mason ascoltano, e non hanno paura di rispondere alle domande.

Quindi eccomi qui, un ragazzo da poco... Va beh, non proprio single da poco, in cerca di una preda. L’altra sera Cady mi ha davvero rapito... Nonostante il fatto che non sia affatto il mio tipo. Bionda, minuta, amabile, accondiscendente... Nessuna di quelle parole rispecchia Cady.

Forse è una buona cosa, penso. Forse ho bisogno di qualcuno che non sia il mio tipo, che sia completamente diversa.

Provo a immaginarmi durante un appuntamento con Cady, io che le tengo la mano. Mi immagino di sposarla, di vedere il suo viso emergere da dietro quel velo bianco. Cady in ospedale, che partorisce il nostro bambino.

Non riesco davvero ad immaginarlo, ma poi, di nuovo, non sono mai stato in grado di immaginarlo, con nessuna. Forse è per questo che sono ancora solo a questa età. Forse devo solo scegliere qualcuna che penso valga il mio tempo e la mia energia, e impegnarmi con lei.

Accelero il passo, correndo fino a quando non riesco più a pensare.

La missione del bambino

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