Читать книгу Racconti Di Habbaassi III - Juan Moisés De La Serna, Dr. Juan Moisés De La Serna, Paul Valent - Страница 7

IL GRANCHIO CHIACCHIERONE

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Un tempo lontano, sulle rive di un’isola bagnata da acque calde, nacque un granchio di grandi dimensioni. Come i suoi tanti compagni, la prima cosa che fece quando ruppe l’uovo fu di fare un bagno e sentire il caloroso tepore delle acque.

Il granchio dovette apprendere a sopravvivere tra mille pericoli della costa dove abitava, quella splendida isola dalle acque calde, e con quel suo desiderio di sopravvivenza apprese qualcosa di fondamentale per la sua specie: imparò a parlare con gli altri granchi e con gli altri animali.

Di fatto, tutto successe come di seguito: un giorno, il dormiente riposava sotto al sole, in cima a una roccia. Vide un’ombra che gli si avvicinava tra altre cime che si avvicinavano a lui e ai suoi fratelli che gli dormivano intorno.

Per una circostanza risvegliata dall’istinto di sopravvivenza, per proteggersi chiuse le sue pinze e le aprì facendole risuonare, il che fece risvegliare i suoi fratelli che si affrettarono a mettersi in salvo dirigendosi in acqua, e così fece anche lui, lasciando il passero che si avvicinava con la presa vuota.

La scena si ripresentò molte altre volte, e il granchio si rese conto che il movimento delle pinze e il rumore provocato da queste avevano creato un primo linguaggio di avviso per la sua comunità di granchi.

Juan, il nome che abbiamo dato all’animale, fece altre cose notevoli, come notevole fu quando si ritrovò vicino a una femmina di granchio, secondo lui bellissima, e fece alcuni movimenti alzando tutto il suo corpo spostandolo in avanti e indietro mentre produceva rumori soavi e prolungati con le pinze.

La giovane femmina fu impressionata da quel granchio e dai rumori gradevoli che produceva, cosa che non aveva visto fare a nessun’altro della sua specie fino a quel momento e che avevano permesso al nostro Don Juan di ottenere i suoi favori, insieme al considerarlo un ottimo potenziale padre dei suoi figli quando sarebbe arrivato il momento.

La produzione di rumori forti e il movimento di pinze quando un pericolo era avvertito, come anche far risuonare note soavi e prolungate fu senza dubbio un passo molto importante per l’evoluzione della specie; ma l’intervento di Juan nell’evoluzione dei suoi simili non si fermò a questo.

Il terzo avanzamento avvenne durante la stagione degli amori, quando la sua specie aveva l’abitudine di riunirsi in grandi numeri e grandi pericoli si annidavano, come animali che, essendo a conoscenza di quell’occasione, approfittavano dell’istinto primordiale della riproduzione, che in quei casi era anche più importante della sopravvivenza stessa, e si riunivano per alimentarsi della comunità dei granchi.

Juan, nonostante avesse già da tempo scoperto la sua compagna e lei avesse scelto lui, grazie a un istinto speciale si era allontanato dal luogo della concentrazione e aveva trovato un nascondiglio in un luogo adeguato tra le rocce, e lì portò la sua compagna per assecondare l’istinto stagionale con tranquillità e senza i soliti pericoli che vi erano in occasione di questi eventi.

Trasmise le varianti genetiche che gli avevano permesso di vivere a lungo ai propri discendenti, il che consentì una vita longeva anche a loro, nonché di vivere in condizioni migliori rispetto al resto dei suoi compagni.

Racconti Di Habbaassi III

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