Читать книгу Racconti Di Habbaassi III - Juan Moisés De La Serna, Dr. Juan Moisés De La Serna, Paul Valent - Страница 8

IL POLLO MAIALE

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All’interno del cortile di una fattoria vivevano diversi animali: pecore, capre, maiali, colombe, galline e altri ancora, come i cani.

Dato che l’azienda agricola non era molto grande, durante l’inverno i padroni avevano l’usanza di richiamare gli animali all’interno di un pagliaio che avevano costruito per proteggere il bestiame dal freddo e dai malanni stagionali.

Il pagliaio fu sempre più frequentato, fino a diventare una vera e propria casa permanente per alcuni animali come le colombe, le galline e i cuccioli, che per essere protetti e assistiti, si ritiravano sotto il capanno al sicuro dai più grandi.

Successe che una calda primavera coincise con il parto di una maialina, e contemporaneamente, una gallina mise al mondo i suoi pulcini; anche se questi erano di razze differenti, accadde che un ovetto non ancora dischiuso della gallina rotolasse e si posizionasse vicino a dove la maialina stava partorendo, così che, una volta uscito fuori dal guscio, il pulcino che ne nacque si credette essere un maialino!

La gallina inizialmente non notò la mancanza dell’uovo mentre stava covando, e ciò permise al pulcino di passare le sue prime ore di vita tra i fratelli maiali e la madre incinta. Quando la gallina si accorse di ciò che era successo, lo cercò subito e una volta trovato, tentò di riaverlo ma non ci riuscì: il piccolo credeva ormai di appartenere a un’altra razza.

A mamma maiale non diede fastidio la presenza del pulcino, dato che l’istinto materno glielo fece accettare e proteggere comunque non accorgendosi che quel piccolo pollo stava acquisendo comportamenti che non erano della sua razza ma di quella della sua famiglia adottiva.

Passarono i primi giorni, e la maialina spinse i suoi cuccioli a uscire dal luogo dove li aveva tenuti fino ad allora; vide che il polletto la seguiva ovunque, che mangiava ciò che mangiavano loro e che dormiva dove si riposavano loro, e anche se vide la mamma chioccia richiamare il figlioletto, provò a non fare caso ai tentativi.

Dato che in un luogo in cui vivono tanti animali insieme, non può mancare cibo in abbondanza, il piccolo pollo imparò a sopravvivere insieme ai maiali imponendosi come uno di loro e non rendendosi conto, a causa del suo cervellino molto piccolo, che i suoni che lui emetteva erano diversi da quelli dei suoi fratellastri, e che il loro volume, statura e modo di vivere erano distinti.

Mamma chioccia affrontò la maialina con l’accusa che quest’ultima le avesse rubato il figlio, così litigarono. Dovette intervenire il contadino per separare le due madri; tutt’ora non si sa come finì la disputa, dato che la gallina era eccessivamente istintiva mentre la maialina era molto tranquilla.

Il contadino decise di cambiare le disposizioni e di porre le galline e i pulcini in un’altra area del pagliaio, ma continuò a osservare e vide che il piccolo pollo rischiava di morire lontano dalla sua famiglia adottiva, e con grande felicità della maialina, dei fratellini maiali e del polletto, li lasciò insieme.

Racconti Di Habbaassi III

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