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C’ERA UNA VOLTA IL NATALE
PRIMA NOVELLA
CAPITOLO QUARTO

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Nicholas si era pentito di essersi comportato male con Agrifoglio. Ora, desiderava conoscere meglio la ragazza, e quindi decise di aspettare fino all’ora di chiusura di Serendipity Lane. Dall’orario esposto fuori del locale, aveva visto che avrebbero chiuso alle cinque del pomeriggio. Aveva ancora un paio di ore davanti, e così pensò di investirle fruttuosamente. Si recò nel negozio di fiori dove aveva visto sgattaiolare la ragazza quella mattina e chiese di Agrifoglio – chiaramente là dentro tutti la conoscevano! Gabriel aveva ragione. Quella città era letteralmente invasa dalla famiglia Strana! Come era logico, anche quelli del negozio erano parenti di Agrifoglio , e quindi furono in grado di consigliargli che tipo di rose scegliere da regalarle, e Nicholas ne acquistò una dozzina.

Poi si recò a Grape Flavors, dove comprò anche una bella bottiglia di vino. Anche lì ebbe fortuna, e potè scoprire altre cose interessanti su Agrifoglio. Infine, si recò al Witch’s Brew e fece un accordo con Tristan, che era il proprietario della caffetteria insieme con Esmeralda, ennesima cugina di Agrifoglio. Il bar chiudeva un’ora prima di Serendipity Lane e quindi Tristan fu molto contento di mettere a frutto quell’ora inutilizzata.

Nicholas aveva organizzato tutto per riuscire a sorprendere la ragazza. Gli mancava solo il mondo di attirarla al Witch’s Brew, e l’aiuto gli venne ancora una volta da Tristan.

“Farò un salto al loro locale e dirò ad Agrifoglio che mi serve un attimo qui.” disse Tristan. Poi fece l’occhiolino a Nicholas. “Quando non si conosce bene una donna, è meglio farsi aiutare. Approfittiamo che Esmeralda non c’è. Ha un appuntamento…romantico, stasera.”

Nicholas lo guardò con simpatia. “E…ti dispiace?” chiese timidamente.

“No, siamo solo amici. Il mio cuore è legato ad un’altra, una che non mi vuole più. Ma tornerà. Le donne lo fanno sempre.” rispose Tristan, con tristezza.

Nicholas si accigliò. “Come fai a esserne così sicuro?”

“Alla fine è Kismet Bay che ti costringe. Succede ogni volta. Qualcuno dice che è una specie di magia.” Restò un attimo in silenzio. “Non saprei come spiegartelo, è come un richiamo dell’anima. Sapessi quante coppie si sono innamorate, una volta messo piede in città! Come se questo posto fosse nato proprio per l’amore.” Abbassò lo sguardo. “Ma forse sono io che voglio vedere le cose in questo modo. Almeno mi resta la speranza che un giorno o l’altro lei tornerà da me.”

“E…chi è? “ chiese Nicholas, con un certo interesse. Sicuramente, non si trattava di Agrifoglio, altrimenti Tristan non lo avrebbe certo aiutato. Quel giorno aveva fatto conoscenza con parecchi membri femminili della famiglia Strana, ma era convinto che nessuna di loro fosse la persona di cui era innamorato Tristan. Avevano tutte un’attività commerciale a Kismet Bay e, da quello che gli era parso di capire, la sua bella aveva lasciato la città senza voltarsi indietro.

“E’ Salvia, la sorella gemella di Agrifoglio.” rispose Tristan.

Nicholas s’irritò. Aveva detto che erano gemelle. E, se non potendo avere Salvia, Tristan avesse puntato un giorno ad Agrifoglio? “ E dov’ è andata?” chiese, con circospezione.

“Nella capitale, dove ha aperto un’attività di progettazione di eventi. Ormai si sta facendo un nome, là. Salvia è l’unica della famiglia Strana che non ha voluto radicarsi a Kismet Bay. Lei e Agrifoglio sono molte diverse: a parte il colore dei capelli, non hanno molto in comune.”

“ E fisicamente, si assomigliano?” chiese ancora Nicholas.

Tristan scosse il capo. “No, per niente.”

Chissà perché, ma Nicholas si sentì molto sollevato da questa risposta. Voleva Agrifoglio tutta per sé, e non gli sarebbe piaciuta l’idea di vedere una sua sosia tra le braccia di qualcun altro. Lei era già… Frenò con rabbia i suoi pensieri. Ma ormai il senso di possesso aveva preso il sopravvento. Non poteva fare a meno di considerare Agrifoglio come SUA.

“Ti sono molto grato per il tuo aiuto. Lo apprezzo .” sussurrò a Tristan.

“Figurati…” rispose Tristan, e si mise a riordinare il negozio. Infine, porse a Nicholas un mazzo di chiavi.

“Assicurati di chiudere bene la porta, quando avrai finito. Poi, dai le chiavi ad Agrifoglio. Andrò io a riprenderle a Serendipity Lane. Il negozio rimarrà chiuso fino a domattina, quindi non c’è fretta.”

Nicholas non aveva mai incontrato persone così fiduciose nel prossimo. Chissà, forse c’era davvero qualcosa di magico, in quella piccola città. Tristan lo aveva appena conosciuto e non aveva esitato a dargli le chiavi del proprio locale. Cosa lo spingeva a fidarsi a quel modo di un estraneo?

“ Fidati.” gli disse.

“Mi fido. Altrimenti, ti avrei buttato fuori un attimo dopo che sei entrato nel locale e mi hai chiesto di Agrifoglio. Come ti ho detto, Kismet Bay è magica. Ti aiuta a entrare nell’anima delle persone.” rispose Tristan, con tono quasi misterioso.

Ciò detto uscì dal bar, e lasciò Nicholas da solo ad aspettare Agrifoglio. Nicholas sperava che lei avrebbe gradito la sorpresa e gli avrebbe perdonato la maleducazione di poco prima. Lui aveva agito come suo solito, ma da quando aveva conosciuto quella donna non aveva smesso un attimo di desiderarla, desiderarla, desiderarla….

Baia Di Kismet

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