Читать книгу Geschichte und Region/Storia e regione 29/1 (2020) - Группа авторов - Страница 9
L’alfabetismo nella Comunità montana Evançon e nella Valle di Gressoney
ОглавлениеLa dinamica dei processi di alfabetizzazione delle due aree è stata studiata in dettaglio in due tesi di laurea,23 dalle quali sono tratti i dati offerti in questo paragrafo. L’alfabetismo è stato ricavato dalla firma degli atti di matrimonio dei registri di stato civile sabaudo, conservati presso le parrocchie e inviati, in seconda copia, agli ordinariati diocesani. L’obbligo ai parroci di conservare i registri decorre dalla fine del 1837, motivo per cui le scritture sono relativamente regolari a partire dal 1838, anno in cui inizia la rilevazione delle coorti di sposi in entrambe le tesi. Limite degli atti matrimoniali sabaudi è di non offrire la professione degli sposi, facendo così mancare una variabile importante per l’analisi dei dati. Tale informazione è però offerta negli atti di battesimo. Si è così ricavata la professione degli sposi andando a cercare la coppia negli atti di battesimo registrati tre anni dopo il matrimonio, preso atto che i modelli demografici dell’epoca offrono intervalli in genere inferiori ai due anni tra il matrimonio e la nascita del primo figlio. In entrambe le tesi le coorti di sposi campionate vanno dal 1838 al 1844 e dal 1855 al 1860.
I livelli di competenza alfabetica sono offerti dalla tabella 6. Nell’analisi dei dati si sono distinte quattro aree: la Plan, ossia il fondovalle della Comunità montana Evançon con al centro Verrès, la Valle d’Ayas e la Valle di Gressoney, entro la quale è stata distinta la comunità Walser.
Tab. 6: Alfabetismo degli sposi e delle spose.
I dati mostrano dinamiche molto chiare. Innanzitutto, la capacità di firmare è in generale molto alta se rapportata all’Europa dell’epoca.24 Il dato di maggiore evidenza è quello della comunità Walser. La minoranza linguistica germanofona della Valle d’Aosta raggiunge un livello universale di alfabetismo maschile già con la prima coorte di sposi. Molto elevato è anche l’alfabetismo delle donne walser, capaci di firmare nei ¾ delle spose il proprio atto di matrimonio. Presso le spose più giovani, tuttavia, la competenza alfabetica conosce un importante arretramento di quasi 13 punti; un fenomeno di difficile spiegazione, ancor più perché si realizza in un contesto di sensibile innalzamento degli indici di alfabetismo femminile. Quest’ultimo, se escludiamo la comunità walser, parte da livelli molto bassi, intorno al 10 %. Nella coorte più giovane è sensibile l’aumento della Valle d’Ayas, dove le firmatarie sono quasi triplicate, mentre nella bassa valle la competenza alfabetica femminile resta ferma. Nonostante la sensibile riduzione delle alfabete walser, nella valle di Gressoney l’alfabetismo femminile si spinge dal 25 al 33 %.
Nell’analisi dei dati ci imbattiamo in una apparente contraddizione. L’area meno scolarizzata della regione, la Valle di Gressoney, presenta livelli di alfabetismo universale fin dalla prima coorte di sposi. Gran parte delle spose, inoltre, sono in grado di firmare il proprio atto di matrimonio senza disporre di canali formali di istruzione. In realtà le indagini francesi offrono un quadro peggiorativo rispetto alle scuole attive nell’ultimo quarto del Settecento, allorché la Valle di Gressoney presentava scuole in tutte le sue parrocchie e in diversi piccoli villaggi.25 È presumibile che, in età francese, la comunità walser abbia interesse a non denunciare le proprie scuole in lingua tedesca per sottrarsi alle politiche di francesizzazione messe in atto da Parigi nelle province già sabaude. Al tempo stesso, il dato femminile lascia supporre l’esistenza di canali informali di istruzione che potrebbero investire anche le modalità di accesso all’alfabeto dei maschi.26
Se torniamo all’alfabetismo maschile osserviamo una scarsa mobilità tra le due coorti di sposi. Se, nella Valle di Gressoney, questo è dovuto a una competenza alfabetica ormai prossima all’universale, diverso è il discorso per la Comunità montana Evançon. Qui si evidenziano due modelli distinti di alfabetismo: uno di fondovalle e uno di alta montagna. Nel primo l’alfabetismo maschile investe circa la metà degli sposi in entrambe le coorti, nel secondo la competenza alfabetica è più alta di poco meno di venti punti.
Possiamo individuare due fenomeni che contraddistinguono le dinamiche dell’alfabetismo nell’area analizzata. Nella Valle di Gressoney, l’alfabetismo, in generale molto alto, privilegia una componente linguistica e va a privilegiare la comunità walser, relegando in un secondo piano le forme agrarie e socioeconomiche determinate dall’altimetria. Queste, seguendo il modello proprio dell’alfabetismo alpino, si ripresentano nella Comunità montana Evançon, dove la capacità di firmare investe soprattutto gli sposi residenti nelle comunità di alta valle.
È possibile osservare meglio questi fenomeni nelle tabelle 7 e 8, che distribuiscono l’alfabetismo tra le parrocchie delle due aree interessate.
Parrocchie | Coorte degli sposi | |
1838–1844 | 1855–1860 | |
Verrès | 71,1 | 61,5 |
Issogne | 29,0 | 50,0 |
Champdepraz | 47,8 | 40,9 |
Montjovet | 54,2 | 59,4 |
St. Germain | 50,0 | 58,3 |
Arnad | 36,8 | 48,8 |
Challand St. Victor | 45,8 | 68,6 |
Challand St. Anselme | 51,5 | 35,9 |
Brusson | 62,9 | 74,0 |
Ayas | 92,6 | 96,2 |
Tab. 7: Alfabetismo maschile nelle parrocchie della Comunità montana Evançon.
Se escludiamo Verrès, il centro principale dell’area e capace di realizzare un ruolo di riferimento amministrativo ed economico sulle campagne circostanti, gli indici di alfabetismo si dispongono secondo un chiaro modello altimetrico. Le parrocchie di fondovalle e della bassa Valle d’Ayas presentano valori distribuiti tra il 29 e il 54 %. In entrambe le coorti di sposi, gli indici più elevati sono offerti dalle due parrocchie di alta valle, Brusson e Ayas. Quest’ultima, già nella prima corte di sposi, raggiunge un livello universale di alfabetismo maschile.
Parrocchie | Coorte degli sposi | |
1838–1844 | 1855–1860 | |
Perloz | 72,6 | 67,6 |
Lillianes | 87,9 | 83,3 |
Fontainemore | 90,0 | 92,9 |
Gaby | 53,8 | 85,7 |
Issime | 90,0 | 93,9 |
Gressoney St. Jean | 100,0 | 95,0 |
Gressone La Trinité | 100,0 | 83,3 |
Tab. 8: Alfabetismo maschile nelle parrocchie della Valle di Gressoney.
Se ci spostiamo nella Valle di Gressoney (tabella 8) notiamo che è la dimensione linguistica a giocare un ruolo prioritario, per quanto non si possa fare a meno di rilevare che gli insediamenti walser privilegiano una collocazione tra media e alta valle.
Come già segnalato, attraverso gli atti di battesimo è stato possibile risalire alla professione di buona parte degli sposi. L’elaborazione dei dati ricavati è offerta in sintesi (il livello è il settore professionale) nelle tabelle 9 e 10 (i valori tra parentesi indicano la percentuale degli addetti al settore professionale).
Non si è proceduto ad analizzare la distribuzione dell’alfabetismo femminile per settori professionali in quanto le spose tendono a dichiarare attività domestiche (in genere cucitrice, più raramente ricamatrice). In casi meno frequenti indicano la professione del padre (in genere se questo è un agricoltore) oppure non dichiarano alcuna professione. Ne deriva che le professioni femminili non sono in grado di riflettere l’incidenza della struttura professionale sull’alfabetismo e le sue dinamiche all’interno della stessa. Il fenomeno non è proprio della Valle d’Aosta ma si ripresenta in tutti gli studi sull’alfabetismo tra età moderna e Ottocento.
Tab. 9: Alfabetismo maschile professioni (1838–1844).
Tab. 10: Alfabetismo maschile professioni (1855–1860).
Entrambe le tabelle permettono di evincere il ruolo giocato dalla struttura professionale nella determinazione dei livelli di alfabetismo. In entrambi gli anni campionati emerge una nitida correlazione positiva tra presenza delle attività secondarie e alfabetismo. Dove il secondario presenta valori contenuti (inferiori ai 10 punti) e il primario chiude di fatto gli orizzonti professionali, come nella Plan, l’alfabetismo presenta valori inferiori. Dove il secondario assume un ruolo centrale nell’attività economica, come nelle medie e alte valli e, soprattutto, nella comunità walser, l’alfabetismo conosce importanti progressi. Non solo, il ruolo economico del settore professionale incide sui movimenti interni dei suoi livelli di alfabetismo tra le varie aree. Dove il secondario ha un ruolo marginale, come nella Plan, i livelli di alfabetismo degli artigiani e degli addetti alle manifatture (quest’ultimi in realtà assai pochi in tutta l’area studiata) presentano valori contenuti. Addirittura, tra i due gruppi campionati, gli alfabeti del secondario del fondovalle sono in decisa riduzione e offrono un indice dimezzato e in controtendenza rispetto alle dinamiche degli altri settori. Un fenomeno in parte riconducibile allo scarso numero di addetti che non permette un’adeguata regressione verso la media del dato statistico. Se escludiamo Verres, le attività secondarie della Plan sono indirizzate a soddisfare una domanda locale e, in gran parte, dipendente dalle esigenze dell’agricoltura.
L’alfabetismo del secondario mostra tutt’altro comportamento allorché assurge un ruolo importante nell’economia locale. Nella Valle di Gressoney e nella Valle d’Ayas, gli addetti al secondario sono ampiamente alfabeti, assai più dei loro omologhi di fondovalle. Ci imbattiamo in attività artigianali destinate a proiettarsi su mercati distanti dalle valli anche quando investono produzioni semplici ma di largo consumo, come gli zoccoli dei sabotier della Valle d’Ayas. Una commercializzazione resa possibile dall’emigrazione stagionale. Oltre a permettere la commercializzazione delle produzioni artigianali delle valli, l’emigrazione giocava un ruolo fondamentale nel riequilibrare il rapporto tra popolazione e risorse alimentari entro un’agricoltura di sussistenza. Originate da una mera esigenza di sopravvivenza, le attività secondarie e l’emigrazione potevano sviluppare specializzazioni altamente qualificate. Come abbiamo visto questa caratteristica è meno presente in Valle d’Aosta rispetto ad altre realtà alpine, tuttavia appartiene alla comunità walser. I walser sono muratori e carpentieri apprezzati, forgiatori, orologiai e, se ci spostiamo sul terziario, mercanti.27 La specializzazione introduce un altro fattore positivo di alfabetismo che permette agli artigiani e ai mercanti walser di superare la soglia dell’alfabetismo universale.