Читать книгу Salire In Alto - Guido Pagliarino - Страница 16

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ARBUSTO

Rorido d’acque in solitaria attesa,

liricamente il prato accoglie vita

in questa foglia limpida verdina

arresa all’aria di lontane tepide

fragranze e porta il dono

d’incognita sapienza.

I rami dell’arbusto, per il resto

ancora spogli,

scheggiano il cielo come un quadro astratto,

sono rune, messaggio

d’un primo bene che non si distrae

nella spirale del D.N.A.,

perenne amore.

SOGNO DELLA PARTITA DI BOCCE

(Kénosis)

Chi sa dove, su un campo di bocce.

Non un murmure, l'aria ferma; solo.

Alberi secchi torno a quel rettangolo

e le bocce sul campo.

Poi si leva una brezza dolcissima

e gli alberi han le foglie, chi sa come.

Mi volto e vedo Cristo.

Dice: “Giochiamo?”.

Io, che non so il gioco,

rimango muto.

“Su, forza!” ...e iniziamo.

Lui tira, io tiro e, strano,

facilmente faccio punti su punti,

e Dio pure, s'intende;

e siamo pari, a me l'ultimo tiro:

boccia... boccia... bocciaAA! Mia, la partita.

Lui mi sorride di felicità.

STELLA CENTRALE

Il sole inammirabile

che illuminava le solite cose

del dì sfuggente

s'è appena spento dietro all'orizzonte

lasciando un'effusione

d'arancio e cremisi

e una stella centrale;

e volta a quella gocciola di luce,

nella quiete improvvisa,

la mente, luminosa più del sole,

per grazia accoglie l'universo intero.

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