Читать книгу Robert Johnson Figlio Del Diavolo - Patrizia Barrera - Страница 7

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Ecco il certificato originale del censimento del 1920...In questo periodo il piccolo Robert viveva già con la madre e il patrigno, Dusty Willis, in Arkansas. E' interessante notare come il cognome del bambino sia indicato in Spencer.

Inutile dire che il matrimonio tra Charles e Julia va in frantumi; nel 1919 ritroviamo quest' ultima nuovamente sposata con un certo Dusty Willis e la nuova coppia va a vivere a Robinsonville, sul delta del Mississippi. Robert è con loro ma il rapporto col patrigno è molto difficile. Il ragazzino ha da poco saputo chi è il suo vero padre e, rancoroso nei confronti di entrambi i patrigni, sbandiera il cognome Johnson ai quattro venti. E' litigioso, irascibile, soffre di continui mal di testa. Pur avendo in precedenza imparato a leggere e a scrivere ( e alcuni dicono avesse anche una bella grafia!) non vuole più andare a scuola, e non prende neanche la licenza elementare. La sua unica consolazione è recarsi in riva al fiume e suonare l'armonica e l'arpa dell'Ebreo.

In casa è assolutamente inutile e lavorare nei campi non se ne parla nemmeno. Nel 1920 la famigliola si trasferisce in Arkansas a Lucas Township, Crittenden County, come sembra dimostrare un

censimento del 1920, ma le cose non vanno molto meglio. E' risaputo che Robert avesse un occhio " ballerino" , cioè un occhio più piccolo dell'altro, e che accusasse notevoli difficoltà di attenzione. Si sussurra che potesse aver sofferto di epilessia…ma non me la sento di confermare questo dato, anche perché molte crisi di aggressività tipiche dell' età adolescenziale possono essere confuse con questa malattia. E sembra che il buon Robert di crisi ne avesse avute parecchie, visto che, alla fine, la famiglia si rassegna alla sua vita da sbandato!


Cowboy e strade da far west. Così appariva Crittenden County nel 1920.

A 14 anni comincia a frequentare i barconi musicali sulle rive del Mississippi, a fumare, bere e andare a donne. Contagiato dalla musica di Son House e Willie Brown, si rifugia nel Blues, ma la musica "maledetta" è invisa alla famiglia, che ostracizza questa sua passione in ogni modo. Nasce forse in questo periodo la mania del giovane Johnson di suonare nei cimiteri e nelle fratte oscure: lontanissimo dal pensiero del "demonio", il povero Robert cerca semplicemente un posto nascosto per praticare in pace la sua passione e piangere in silenzio. Non ancora toccato dal Maligno, a 15 anni è un adolescente inquieto e, in realtà, un disadattato.

Ora, prima di andare oltre, vorrei soffermare la vostra attenzione su questa famosa arpa dell'Ebreo, di cui tanti parlano. Se guardate in giro sul web, troverete molti articoli su Robert Johnson che affermano che la suonasse... senza andare OLTRE nella descrizione. Eppure questo piccolo strumento la dice molto lunga sulla psicologia e, soprattutto, sulle capacità artistico-musicali del giovane Johnson!


Ecco un'arpa dell'Ebreo del 1900. Probabilmente il piccolo Robert imparò a suonare una di queste sui barconi del Mississippi.

La Jew' s harp è in pratica...uno SCACCIAPEN SIERI, uno strumento di origine Jipsy che veniva suonata dai Nomadi del Rajastan già dal 1500 e che , come molti altri, era arrivato sulle rive del Mississippi insieme agli Immigrati Italiani ed Ebrei, che lo avevano adottato. Oggi come ieri chiamare qualcuno Jipsy era appellarlo in modo dispregiativo, cioè " Zingaro" . Il piccolo strumento era quindi quasi il simbolo di uno stile di vita fuori dagli schemi, per non dire randagio. Era inoltre molto facile da procurare, fabbricare e anche suonare; non era richiesta alcuna abilità particolare, se non la costanza. Probabilmente Johnson lo utilizzava anche per raggiungere degli stati di trance e di benessere ( oggi li chiameremmo di "sballo") perché le vibrazioni dello strumento unitamente all'utilizzo di alcool induceva ad una forma di allontanamento dalla realtà e di dissociazione, tecnica probabilmente imparata nei locali malfamati del Delta.


L'arpa dell'Ebreo , di matrice dichiaratamente Afro, è tuttora diffusa in Nuova Guinea, tra i Papua. Chiaramente con le dovute modifiche.

Oltre a suonare l'arpa e l'armonica, il nostro Robert sembra avesse iniziato anche a lavorare un po' per sostentarsi, soprattutto quando i rapporti con la madre e il patrigno si sgretolarono del tutto. Siamo nel 1928 e Johnson lavora come bracciante nella Piantagione Abbay-Leatherman vicino Robinsonville. Qui molto probabilmente incontrò il primo e unico grande amore della sua vita, Virginia Travis, che poi sposò all' età di 18 anni a Penton, MS, il 17 febbraio 1929. I due non hanno soldi e vanno a vivere a casa della sorella di costei, Bessie, e del cognato Granville Hines. Sembra che la modesta casetta risiedesse nei dintorni di una comunità che ora non esiste più, la New Africa, ma per avere un'idea di come fosse orientata socialmente e culturalmente potete fare una capatina a New Road Africa verso Clarcksdale. Si tratta ancora oggi di una comunità abbastanza rigida, un po' chiusa e sicuramente animata da grande fervore religioso. Tutto sembra abbastanza pulito e ordinato, e la vita scorre tranquilla secondo un ordinamento sociale abbastanza…ferreo. Viverci nel 1929 non doveva essere una pacchia…per un tipo come Robert Johnson!


Una rarissima immagine che ritrae Robert Johnson sulla veranda della sua casa in New Africa, dove viveva con la moglie Virginia, la sorella di questa e il cognato. E 'il 1928

Benché lavorasse e amasse la moglie, una timida e dolce quindicenne impegnata nei lavori domestici , è risaputo che Johnson non tollerava la vita rurale e che scappava via di casa molto spesso. Si ritirava nei locali malfamati e sui barconi sul fiume all'inseguimento di un sogno. Ormai corrotto dalla musica Blues e dalla ossessione sfegatata per Charlie Patton e Son House stava molto poco accanto alla moglie, che era ormai incinta del primo figlio. Ma la tragedia è dietro l'angolo. Nella notte tra il 9 e il 10 aprile 1930 Virginia muore di parto con in grembo il piccolo Claude Lee: Robert non è con lei ma a suonare per clienti ubriachi sui barconi del Mississippi.

Quando tornerà a casa due giorni dopo troverà la moglie morta e sepolta e l'ostracismo dell' intera comunità che lo bolla come dissoluto, libertino e schiavo del demonio. Assalito dalla cognata Bessie che lo accusa pubblicamente di " aver venduto l'anima al diavolo e di aver così ucciso sua moglie" il ragazzo viene letteralmente buttato fuori di casa, umiliato, ferito e completamente devastato nell'animo. Scomparve il giorno stesso e iniziò a vagare sui treni merci di città in città assumendo ogni volta nomi diversi: Robert Spencer, Robert James, Robert Barstow e Robert Sacks. Lo ritroviamo per un breve periodo ad Hazelhurst, probabilmente alla ricerca di un conforto. Forse lo troverà in uno dei fratellastri del patrigno Charles che gli insegnerà i rudimenti della chitarra, e anzi gliene regala una, una Gibson Kalamazoo che lui terrà con sé fino alla morte. Proprio quii impalma una donna molto più grande di lui, Calletta Craft, che sposerà in gran segreto nel maggio del 1931 e che non solo gli darà un figlio ma che gli permetterà ( anzi favorirà) la frequentazione con quello che fu indicato come " il Diavolo in persona".

Robert Johnson  Figlio Del Diavolo

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