Читать книгу Quattro Destini - Powell Michael - Страница 4

Prologo

Оглавление

Rolf Müller era a capo della squadriglia di bombardieri Ju88 della base aerea, controllata dai tedeschi, di Megara situata nella terraferma greca vicino alle isole del Dodecaneso. “Un obiettivo diverso oggi, ragazzi,” disse al suo equipaggio. “Abbiamo finito con Coo, ora ci occuperemo di Lero. É solo una piccola isola, ma è piena di armi e dobbiamo sistemarla.”

I bimotori volarono attraverso l'Egeo, passando sopra le zone già sotto al controllo tedesco. Un ulteriore gruppo di isole, disposte da nord a sud, si materializzò nella foschia della linea dell'orizzonte a est, brillando alla luce del sole. Sotto di loro, il mare, gentilmente increspato dai leggeri venti che soffiavano in quel periodo dell'anno, era calmo e tranquillo.

“Eccola!” disse Rolf, indicando un'isola che sembrava come se fosse stata schiacciata tra le dita di un gigante per creare due baie profonde su ogni lato, con delle strette penisole tra di loro. Scendendo a un'altitudine inferiore, condusse l'avvicinamento alla baia posta a sud ovest, sfiorando alte colline accidentate fino a quando, al di sotto, comparve una profonda insenatura. “Siamo fortunati!” gridò quando individuò due navi da guerra all'ancora, “Due obiettivi in vista.”

Portò il suo aereo sopra la baia e lo inclinò per una rapida discesa, puntando a una delle navi. Mentre lo faceva, vide degli sbuffi di fumo provenire dalle armi dell'altra imbarcazione. Il suo obiettivo non stava ancora rispondendo e, avvicinandosi, vide gli uomini che correvano verso le loro postazioni, come formiche in preda al panico. “Troppo tardi, amici miei” pensò amaramente.

I caccia torpedinieri erano la nave greca “Olga”, di supporto alla flotta britannica nel Mediterraneo, e la nave inglese, “Intrepid”. I mitraglieri inglesi erano già alle loro postazioni quando comparvero gli aeroplani tedeschi e si resero conto che erano sotto attacco prima che i Greci avessero avuto neppure il tempo di reagire.

Sulla Olga un ufficiale britannico, Godfrey Jenkins, stava parlando con un marinaio greco, discutendo I piani per trasportare alcuni dei suoi commilitoni, appartenenti al Long Range Desert Group, dalla loro base ad Haifa per rinforzare le difese sull'isola. Il marinaio, Yiannis Raftopoulos, era nato sull'isola e la conosceva bene anche se era stato lontano per alcuni anni.

Yiannis alzò gli occhi allarmato quando risuonò la sirena della nave. “Bombardieri” urlò, “tutti ai posti di combattimento!” Corse verso la sua postazione antiaerea, lasciando Godfrey osservare con orrore il primo aereo che si abbassava verso la nave.

In alto, sulla collina a nord della baia, presso una postazione antiaerea italiana, era seduto un gruppo di soldati disillusi. Il loro mondo era stato rivoltato un paio di settimane prima quando il loro governo aveva firmato un accordo per cambiare parte e allearsi con i loro nemici precedenti contro i nazisti tedeschi.

Uno di loro, Marco Malpaiso, era nato sull'isola. La sera precedente, aveva ritrovato il suo amico d'infanzia, Yiannis, che non vedeva da molti anni. Stava proprio pensando a quell'episodio quando risuonò l'allarme e si rese conto che l'isola era sotto attacco.

Una forte esplosione fu seguita da un'enorme nuvola di fumo nero oleoso che si innalzò sopra la cresta davanti a lui, accompagnata dal rumore degli spari frenetici provenienti dalle navi nella baia. Comparve un grande aereo bimotore, che volava incredibilmente basso poco al di sopra del terreno che si innalzava, con un motore balbettante e del fumo che usciva da un'ala. Marco, unico tra I suoi compagni indolenti, cercò di puntare la sua arma verso l'aereo colpito mentre passava sopra di loro, sparando con la sua mitragliatrice e perdendo quota mentre si dirigeva con difficoltà verso la baia successiva.

Quattro Destini

Подняться наверх