Читать книгу Un Gregario Solo Al Comando! - E. T. Palwin - Страница 4

​2. Sole, Terra, Vita.

Оглавление

Toro Incatenato, al secolo: Marcelo Valmontedo, uruguaiano di 39 anni, è il gregario per antonomasia. Negli ultimi 20 si è tirato dietro 9 diversi capitani, tutti vincitori di almeno un trofeo prestigioso durante la stagione. Di solito, trainato il team leader per buona parte del tracciato, percorre l'ultimo tratto a mo' di passeggiata. È rimasta celebre la volta in cui, vicino alla prima affermazione personale, ha ubbidito agli ordini di squadra e fatto marcia indietro. «Voltati subito, George ha bisogno di te!» hanno comandato. Giusto, poiché oggi George Van Der Master risulta trionfatore del Gran Giro di quell'edizione.

Mai una volta sul podio, tra belle donne e spumante, invisibile parafulmine d'aria, artefice delle fortune e delle glorie altrui, lui è il gregario perfetto dai tanti soprannomi: Vecchio Toro, Ciclista Operaio, solo a citare due, Marcelo Valmontedo da Montevideo, il Toro Uruguaiano!

C'è chi sostiene, basandosi sull'affermazione: «M'è passata la vita davanti!» che, nell'imminenza del trapasso, la mente umana riproponga gli episodi responsabili o solo riassuntivi del come, quando e perché l'idea di una morte sia nata in seno al mondo. In tal senso il suo viaggio non farà eccezione ed anzi, chiunque con un ruolo nella vicenda, si scoprirà a fare altrettanto.

«Max, Giani disse che me andavi cercando» esordisce con il suo caratteristico accento e parlar contaminato, mentre entra in quell'ufficio di tante riunioni. A seconda delle circostanze e degli stati d'animo parla spagnolo (lingua paterna), portoghese (lingua materna) e italiano (lingua del lavoro).

«Vieni, siedi Marcelo» lo accoglie il direttore Procopio che per posa, naso a punta e rossore sulle guance e attorno agli occhi, sembra un grosso fagiano. «Tutto bene? Famiglia, bambini?»

«Sodisfasendo Dios, Diletta fece 8 anni semana passata.» Nel nominarla la voce gli balla. La madre l'aspettava già quando si presero. «O piccolo Alejandro, inveze, con la bola de futbol!»

Il direttore scoppia in una risata roca, gettando il capo dietro di sé. Di solito è indice di sincerità in lui, ma non oggi che ha un macigno da scaricare sul cuore dell'amico Toro.

«Possível, 3 bicicletas nuevas como regalo solo este año!»

Max fa segno di calmarsi. Sa fin troppo bene che quando è nervoso lingua parlata e pensieri coincidono in lui.

«Dopo 3 biciclete nuevas, solo sto ano? Veja e fuja. Ehm, le vede, ma scappa a la pelota!»

Vecchia storia. Il figlio di 6 anni che adora il pallone. Scandalo nella famiglia Valmontedo fondata sul ciclismo! Strano che un uruguaiano possa averlo a cuore più del calcio, ma già chiarito: suo padre, grande passione per quello sport epico, quando lui neppure camminava, lo mise su una bici minuscola con rotelle, manubrio e sedile modificati, affinché non ne cadesse. In pratica un girello per le prime pedalate. Bizzarro, ma coerente. Durante gli allenamenti più duri, Marcelo è solito strillare: «Esta bicicleta me viu nascer e vai me veré morir!» In pratica, in quel misto di spagnolo e portoghese, che la bici lo ha visto nascere e lo vedrà morire.

«Elisabeth?» chiede Max che adesso, con i suoi occhietti da pennuto, lo osserva sospettoso. Difatti gira la voce che quella lo tradisca! «Che mi dici?»

«Ho lassiato Marilisa por ella e te lo sai!» afferma infastidito. Mai accaduto parlando di lei! «Elisabeth sta capriciosa, belisima, ma dificile como ena niña, ehm, bambina de capricio!»

Oggi ogni argomento un campo minato? Il direttore chiude gli occhi restando in silenzio. Sembra un computer al riavvio, fallito il programma perfetto! Pensa a quella graziosa ragazza, Marilisa appunto, coetanea di Marcelo, conosciuta anni prima. Talmente dolce, spontanea, altruista e poi tanto tanto innamorata del suo ciclista... Venuti via insieme dall'Uruguay per condividere i primi anni di una promettente carriera sportiva, ma senza sposarsi e avere dei figli. Errore! Ché il mondo è pieno di tentazioni, come in effetti Elisabeth ha dimostrato. Fosse stato per Max, seppure risultasse oggettivamente spettacolare, non avrebbe permesso un tale affronto alla buona sorte. Già, sì, c'è chi aspetta una vita intera, talvolta invano, sperando di incontrare la persona giusta, così preferire quella a Marilisa davvero un calcio alla fortuna! Ma il passato è passato, così, ricaricato il sistema operativo, replica con convinzione: «Ma che bambina capricciosa, ha 26 anni!»

«Ne teneva 18 quando vene Diletta.» Gli trema la voce, non può farci nulla... «Quase 14 de diferencia! Ricordi la cerimònia? Stavo louco, loco, ehm, pazzo, e sto ancora così!»

«Bello però.»

«Bicicleta, esposa, filhos. Estas são as três razões da minha vida!»

Questa affermazione non lo sorprende. Conosce il senso: “La bicicletta, la moglie, i figli. Sono queste le tre ragioni della mia vita!”. Un marchio di fabbrica, ripetuto come un mantra prima di ogni gara o allenamento.

Sospira, comprendendo che non gli darà alcuna anticipazione sulle intenzioni del fondatore e presidente della loro squadra. Sa quanto stia lavorando duramente per il prossimo Gran Giro e quanto quello sport sia ancora centrale nella sua esistenza. No, non si immagina affermare: «Lui ha deciso che non correrai più per noi!» Pensa alla giovane moglie, eletta Miss Uruguay l'anno in cui si erano incontrati e subito sposati, che da circa un anno e mezzo ha legalmente in mano tutto: case, conti, terreni. Come un padre Max Procopio ha tentato di farlo ragionare, sentendosi rispondere che senza Elisabeth Paceco Garziglia, tutto il resto non avrebbe avuto senso. Dunque? Una rivoluzione per l'ordine costitutivo della sua esistenza: bicicletta, moglie e figli? Il nuovo ordine è adesso: la moglie, la bici e i figli, oppure moglie, figli e infine bicicletta? No mai, ché bici e relative corse l'hanno portato a conoscere e sposare una donna tanto bella e ambita. Quei figli senza lei men che meno sarebbero venuti e allora no, nessuna rivoluzione. Solo l'evidenza che le case, i terreni, i titoli e tutto il denaro possibile non fanno parte, per così dire, del suo sistema solare interno: Sole, Terra, Vita... Già, il Sole come bicicletta, la Terra come moglie e infine la Vita come i loro splendidi bambini.

Un Gregario Solo Al Comando!

Подняться наверх