Читать книгу FuTurismo - Michil Costa - Страница 21
ОглавлениеL’innevamento programmato
Quando si parla d’innevamento programmato o innevamento artificiale s’intende la produzione di neve, ovviamente non naturale, attraverso processi grazie ai quali nebulizzando finissime gocce d’acqua nell’aria fredda vengono creati minuscoli cristalli di ghiaccio. Il processo viene prodotto grazie ai cosiddetti cannoni sparaneve o alle analoghe lance sparaneve. Le condizioni meteorologiche ideali sono una temperatura dell’aria al di sotto dei –4 °C, un’umidità inferiore all’80 per cento e una temperatura dell’acqua di massimo 2 °C. La pratica dell’innevamento artificiale è nata negli Stati Uniti circa cinquant’anni fa. Nelle Alpi si è ricorsi all’innevamento programmato a partire dalla fine degli anni ottanta. In Alto Adige Südtirol il 90 per cento dei comprensori sciistici è dotato d’impianti d’innevamento artificiale. Per la produzione di neve programmata dal 2006 al 2017 sono stati utilizzati dai 5 ai 10 miliardi di litri d’acqua a stagione, vale a dire il 6-12 per cento del consumo idrico annuale dell’intera provincia, oltre a importanti quantità d’energia elettrica. Con 1.000 litri d’acqua si producono in media 2-2,5 metri cubi di neve. L’innevamento di un ettaro di pista da sci costa circa 140.000 euro. In Alto Adige Südtirol la produzione di neve artificiale è incentivata da sussidi pubblici che raggiungono fino al 23 per cento dei costi. Senza la neve programmata, a causa della crisi climatica e delle sue conseguenze, non sarebbe possibile garantire la continuità del turismo sciistico invernale.
Fonti: Michael Matiu, Eurac 2021, Dossier “Neve, come sta cambiando in Alto Adige e nelle Alpi”; Felix Hahn, CIPRA International 2004, Dossier Kunstschnee