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A) Le sensazioni del senso generale.

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6. Il concetto del “senso generale„ ha un significato temporale ed uno spaziale: in ordine di tempo il senso generale è quello che antecede gli altri tutti e che per questo solo appartiene a tutti gli esseri animati; spazialmente il senso generale si differenzia dal senso speciale per questo, che esso ha la più larga superficie di senso accessibile a stimoli. Esso comprende non solo la intera pelle esterna colle parti mucose della cavità, ma anche una grande quantità di organi interni, come le articolazioni, i muscoli, i tendini, le ossa, nei quali si spandono nervi di senso e che sono accessibili agli stimoli o sempre, o, come le ossa, temporaneamente e sotto condizioni speciali.

Il senso generale comprende quattro sistemi di sensazioni specificamente fra loro diversi: sensazioni di pressione, sensazioni di freddo, senzazioni di caldo e sensazioni dolorifiche. Non di rado un unico stimolo suscita più d’una di queste sensazioni. Ma la sensazione viene senz’altro riconosciuta come mista, i cui singoli componenti appartengono a sistemi diversi di sensazioni, ad es., a quello delle sensazioni di pressioni e delle sensazioni di caldo, o a quello delle sensazioni di pressione e di dolore, o delle sensazioni di caldo e di dolore. Allo stesso modo a causa dell’estensione spaziale dell’organo di senso, sorgono molto spesso mescolanze di qualità diverse di uno stesso sistema, ad es., quando si tocchi una larga superficie della pelle, si hanno sensazioni di pressione qualitativamente diverse.

I quattro sistemi di sensazione del senso generale sono tutti sistemi uniformi (§ 5, 5) e anche da questo lato il senso generale di fronte agli altri sensi, i sistemi dei quali sono vari, si dà a riconoscere come quello che geneticamente è primo. Le sensazioni di pressione che hanno la loro origine e nella pelle esterna e nella tensione o movimenti delle articolazioni dei muscoli o dei tendini, siamo soliti ad abbracciare sotto il nome di sensazioni di tatto e a queste contraporre come sensazioni comuni, le sensazioni di caldo, di freddo e dolorifiche, insieme alle sensazioni di pressione che hanno luogo negli altri organi interni. Le sensazioni tattili possono alla loro volta essere distinte in esterne ed interne, quando si pongano fra le prime le sensazioni di pressione sulla pelle, e fra le seconde le sensazioni di pressione che avvengono nei su menzionati tessuti ed organi. Quest’ultime possono anche essere distinte rispetto alla loro sede fisiologica, in sensazioni muscolari e senzazioni di articolazioni; e rispetto alla loro condizione di formazione, in sensazione di tensione o di forza e sensazioni di movimento o di contrazione.

7. Solo sulla pelle esterna è possibile con sufficiente esattezza avere una prova dell’attitudine che presentano le diverse parti degli organi di senso generale a ricevere stimoli e a produrre sensazioni. Riguardo alla parte interna si può soltanto affermare che sono sensibili agli stimoli di pressione le articolazioni in assai grande misura, i muscoli e i tendini in più piccola, mentre le sensazioni di caldo, di freddo e dolorifiche sorgono negli organi interni solo eccezionalmente e, in grado notevole, solo in condizioni anormali. Invece sulla pelle esterna e sugli integumenti mucosi che confinano immediatamente colla pelle, non è alcun punto il quale non sia contemporaneamente sensibile agli stimoli di pressione, di freddo e dolorifici. Ma è pur vero che varia il grado della sensibilità sui diversi punti, e proprio così, che generalmente non coincidono fra loro i punti di maggior sensibilità per la pressione e per il caldo e per il freddo. Soltanto la sensibilità dolorifica si comporta in modo abbastanza uniforme, con questa sola eccezione, che in alcuni punti lo stimolo dolorifico agisce alla superficie, in altri penetra più addentro. Invece ci sono singole parti della pelle quasi puntiformi specialmente privilegiate, per gli stimoli di pressione, di caldo, di freddo che sono designate come punti dolorifici, caldi e freddi. Esse sono sparse in numero assai vario sulle diverse regioni della pelle. Punti di diverse qualità non coincidono mai, ma i punti di temperatura possono egualmente dar origine a sensazioni di pressione e dolorifiche; stimoli caldi per solito determinano anche sui punti freddi sensazioni calde, mentre i punti caldi pare non possano essere eccitati da stimoli freddi puntiformi. Inoltre i punti caldi e freddi possono anche reagire con sensazioni calde e fredde a stimoli meccanici ed elettrici opportunamente applicati.

8. Delle quattro speci di qualità sunnominate le sensazioni di pressione e dolorifiche formano sistemi chiusi, che non offrono relazioni nè fra loro nè coi due sistemi di sensazioni di temperatura. Invece noi siamo soliti porre le sensazioni di temperatura nel rapporto di opposizione, in quanto noi apprendiamo caldo e freddo non semplicemente come sensazioni diverse, ma contrastanti. È però assai probabile che questa considerazione provenga non dalla natura originaria delle sensazioni, ma in parte dalle condizioni della loro formazione e in parte dai sentimenti che le accompagnano. Mentre le altre qualità possono fra loro collegarsi a loro gradimento e costituire sensazioni miste, ad es., pressione e caldo, pressione e dolore, freddo e dolore, e così via; caldo e freddo, a causa delle condizioni della loro origine, si escludono l’un l’altro; così che in un dato punto della pelle è possibile soltanto una sensazione calda o una fredda, o nessuna delle due. Quando l’una di queste sensazioni passa senza interruzione nell’altra, il passaggio avviene regolarmente, in modo che o la sensazione calda gradatamente sparisce e sorge una sensazione fredda in accrescimento costante, o viceversa, questa sparisce e quella cresce a poco a poco. Si aggiunge ancora che caldo e freddo sono collegati a sentimenti elementari opposti, fra i quali il punto in cui le due sensazioni spariscono, si presenta come punto d’indifferenza.

I due sistemi di sensazioni di temperatura stanno ancora in un’ultima relazione: essi sono dipendenti in alta misura dalle condizioni variabili della stimolazione sull’organo di senso; un aumento notevole della propria temperatura è da noi sentito come caldo, un abbassamento della stessa come freddo. Egualmente la temperatura del nostro corpo, che corrisponde alla zona d’indifferenza fra le due sensazioni, si adatta relativamente presto alla temperatura esterna, entro limiti abbastanza larghi. E il fatto che i due sistemi di sensazioni si comportano anche sotto questo rispetto egualmente, viene ad appoggiare ancor più il concetto della loro affinità o della loro opposizione.

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