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II.

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La tendenza di Mesmer al misticismo apparve evidente fino dal suo primo scritto, nella sua dissertazione di laurea trattando dell'influenza che i pianeti esercitano sul corpo umano.[14]

Nel 1774 Mesmer curava a Vienna una signorina di ventinove anni, per nome Esterlina. Una fanciulla isterica che soffriva di convulsioni, con dolori, delirii e sincope.

A quel tempo era a Vienna un gesuita, il padre Hell, professore di astronomia, il quale credeva, come altri avevano creduto prima di lui, che la calamita esercitasse una influenza sull'organismo umano. Le prime osservazioni intorno a questo argomento, tanto dibattuto ancora oggi, le troviamo nelle opere del medico e filosofo Cardano, uno degli umanisti e delle menti più vaste della Rinascenza. Cardano nel libro settimo del suo trattato De subtilitate, al paragrafo Magnes, racconta di alcuni esperimenti fatti da un empirico a Milano il quale per mezzo della calamita rendeva insensibile il braccio. Cardano provò sopra sè stesso e vide che poteva piantare nella pelle un ago magnetizzato senza sentire alcuna molestia. Sappiamo però che Cardano era un neuropatico, il quale poteva ipnotizzarsi da sè medesimo quando voleva. Nel libro decimottavo del medesimo trattato, Cardano scrisse tali cose intorno alla potenza dei sogni e alla telepatia da metterci in dubbio sulla attendibilità delle sue esperienze intorno ad un'azione qualsiasi della calamita. Egli però intravide le applicazioni che potevano farsi della calamita contro il dolore e disse “se questo è vero, quale guadagno se ne potrà fare?„ ma le sue speranze non si verificarono. L'ultimo lavoro su questo argomento[15] fu scritto da uno dei più celebri fisiologi della Germania, l'Hermann. Nel titolo il professore di Königsberg si fa la domanda: “Ha il campo magnetico delle azioni fisiologiche dirette?„ e la risposta che risulta da tutte le esperienze diligentemente raccolte, è negativa.

Mesmer racconta che si fece prestare delle calamite dal padre Hell.[16] Applicati tre di questi ferri calamitati l'uno sul petto e due sulle gambe della damigella Esterlina, questa disse che sentiva delle correnti dolorose, come di una materia sottile che scorresse sotto la pelle, e dopo vari giri questa corrente si dirigeva verso la parte inferiore del corpo, di dove uscitane scomparivano gli accessi e per parecchie ore essa poteva riposare tranquilla. Dopo qualche giorno Mesmer comunicò questi risultati al padre Hell. Mesmer soggiunge che il padre Hell, abusando della sua celebrità nell'astronomia, pubblicò subito nei giornali la scoperta attribuendola a sè.

Il padre Hell ed il Baldinger[17] scrissero parecchie memorie sull'azione che il magnete esercita sopra alcune malattie. Mesmer combattè questi scritti dicendo che il magnetismo animale era cosa diversa dal fluido magnetico della calamita, e che in tale distinzione stava l'importanza della scoperta sua.

Per far capire meglio le idee di Mesmer, racconterò le esperienze da lui fatte col celebre medico e fisiologo Ingenhousze.[18]

Ecco una delle esperienze fatte insieme a Mesmer sulla damigella Esterlina.[19] L'ammalata dopo un accesso di convulsioni era caduta in sincope. Ingenhousze si avvicinò al letto mentre Mesmer se ne allontanò: poi questi gli disse di toccare l'ammalata; Ingenhousze lo fece, ed essa non si mosse. Mesmer allora disse ad Ingenhousze di avvicinarsi a lui, lo toccò e gli strinse le mani per comunicargli il magnetismo. Dopo, essendosi Ingenhousze diretto un'altra volta verso l'ammalata ed avendola toccata, si manifestò in essa un forte accesso di convulsioni.

Si ripetè l'esperienza, e sempre nelle parti che Ingenhousze toccava si produceva dopo il contatto un forte movimento che prima non c'era.

Mesmer propose una seconda esperienza. Magnetizzò una tazza di porcellana scelta da Ingenhousze tra sei che erano nella stanza. Fatte applicare queste sei tazze sulla mano della malata, quando giunse quella che egli aveva toccata, essa fece un movimento dando segno di dolore.

Questa fanciulla isterica non aveva neppure bisogno che un corpo magnetizzato la toccasse. Mettendosi Mesmer alla distanza di otto passi e puntando verso di lei le dita, producevasi egualmente l'insulto delle convulsioni.

Quest'ultima esperienza è la sola importante di quelle che ho qui ricordato. Molti credono ancora oggi all'esistenza di un fluido magnetico col quale una persona può magnetizzarne un'altra. Questo fluido non esiste. Per convincersene basta ricordare che alcuni, come Cardano, riescono a magnetizzarsi da soli guardando un oggetto luminoso o pensando semplicemente al sonno ipnotico.

Pochi giorni dopo Ingenhousze disse agli amici che tutto era una farsa ed una soperchieria ridicola e combinata.

Mesmer si rivolse alla Facoltà medica di Vienna, perchè nominasse una commissione: ma la signorina Esterlina aveva preso marito, le convulsioni erano scomparse e non volle più sentir parlare di Mesmer.

Conferenze tenute a Firenze nel 1896

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