Читать книгу Ginevra, o, L'Orfana della Nunziata - Antonio Ranieri - Страница 17
X.
ОглавлениеNell'ultimo fondo di questa immensa sala era un letto meno iniquo degli altri. Presso a quello sedeva una monaca di aspetto più tosto dignitoso e grave: ma le traspariva non so che di acerbo e di crudele dagli occhi. A costei, che udii chiamare la monaca di guardia, mi consegnò l'altra monaca di meno austera presenza, che mi aveva raccolta d'in sulla ruota.
Era cosa troppo naturale, che nel mio viso fossero scolpiti i segni degli orrendi e lunghi patimenti dai quali venivo, e delle angosce mortali che avevano accompagnata la mia entrata nella buca. La monaca di guardia mi considerò un momento con un volto arido, che faceva fede della lunga familiarità ch'ella aveva con simile sorta di scene. Poscia disse, in un modo freddissimo e come si fa della cosa più indifferente del mondo:
Questa bimba ha patito assai. Andiamo a farla marchiare.
Così dicendo, mi menò per corridoi altri molti, meno grandi, dove io vidi le cose stesse che avevo viste nel grandissimo, se non che lo squallore ed il puzzo sempre crescevano. Riuscimmo ad una sala, in fondo alla quale un sacerdote di larga e panciuta corporatura ed alquanto losco degli occhi, era seduto sopra una sedia d'appoggio; e gli era dinanzi una gran tavola. Accanto a lui da un lato della tavola si vedeva in piedi un uomo secco ed alto con immensi occhiali; ed avea la destra ferma al manico di una specie di torchio da bollare, ch'era sulla detta tavola. Con la sinistra reggeva una stringa di seta, e pendeva dallo sguardo del sacerdote. Dall'altro lato della tavola era seduto un giovane di capello rossiccio. Questi aveva innanzi un leggío con un gran libro aperto. Col braccio appoggiato sul libro, e con la penna in mano, pendeva anch'egli dallo sguardo del prete. Intorno erano molte monache ed altre donne con molti bambini in braccio. Per cenni del prete ognuna di quelle donne accostava successivamente un bambino al torchio, quell'uomo gli avvolgeva la stringa al collo, che a un tratto parea che volesse impiccarlo per la gola: tagliava la stringa a giusta misura del collo, ne chiudeva i due capi in due pezzetti di piombo, e messo il piombo fra i due bolli del torchio, dava una stretta al torchio per cui il bambino faceva una strana contorsione, pronunziando ad alta voce una lettera ed un numero; il giovane rossiccio scriveva nel libro, ed eccoti il bambino, com'essi dicevano, marchiato.