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Francesca Del Nero

Fondatrice di School for Dreamers


Biografia

Sono international speaker, coach, trainer e autrice, ho lavorato per molti anni come manager di banche d’affari e conosco a fondo le dinamiche e le sfide del mondo aziendale. Ho conseguito una laurea in Giurisprudenza e un Master in marketing bancario; madre di tre figlie. Ho lasciato GE Capital nel 2010 per fondare una scuola internazionale di trasformazione dell’Essere, School For Dreamers, con lo scopo di ispirare una nuova generazione di leader guidati dall’etica e dall’integrità, il cui successo è al servizio dell’umanità per uno sviluppo armonico globale. Collaboro con aziende, professionisti, università e scuole.

Con un focus sulle imprese, da anni guido un programma internazionale denominato Integrity in Action, studiato ad hoc per ogni impresa, banca e istituzione. Si tratta di un viaggio rivoluzionario di conoscenza di sé in cui conflitti, demotivazione, divisioni interne, stress e infelicità sono trattati alla radice con l’obiettivo di fornire un manuale di management interiore per creare longevità, prosperità e benessere per l’azienda e per tutti coloro che vi partecipano. Quando vision, mission e valori non sono enunciati aiuto l’impresa a farli emergere in modo da tracciare la direttrice sulla base della quale operare nel quotidiano.

Tengo regolarmente workshop e talk in istituzioni prestigiose, tra cui università, grandi aziende e pubblica amministrazione sui temi di: vera sostenibilità; mission, vision e valori; equilibrio di genere e una cultura inclusiva e imprese etiche. Alcuni esempi di istituzioni con cui ho lavorato sono Consolato Americano, PwC, SingularityU Italy e InnoVitsLab, che aiuta le start up e le aziende a ridurre il rischio di business inerente a progetti ad alta incertezza tecnologica e di mercato presso il PoliMi.

Per i singoli individui, invece, tengo due serie di Masterclass online mensili intitolate “Conosci Te Stesso: i 12 passi del Nosce Te. Ipsum”, rivolta a tutti, e “Fa’ ciò che ami e ama ciò che fai”, rivolta in modo particolare a educatori e genitori.

Sono apparsa su Harvard Business Review, Corriere della Sera, Arbiter, Uomini e Imprese, Voyager, Rai International, Io Donna, e altre testate di rilievo. Sono inoltre ambasciatrice del programma “ITALIANI COME NOI – ECCELLENZE CHE DIVENTANO IDENTITÀ” volto alla promozione delle Eccellenze italiane nel Mondo. Grande sostenitrice di nuovi modelli di education, non smetto di investire nella formazione professionale. Recenti esperienze di formazione a cui ho partecipato includono i programmi tenuti da Singularity University, in particolare Resolve Learning Program dal tema “Future of Learning” tenuto in Silicon Valley, California nel 2017; Singularity University Summit di Berlino nel 2018 e Singularity University Executive Program tenuto a Roma a giugno 2019, evento dedicato a innovazione e tecnologie esponenziali.

Ci racconti della sua esperienza lavorativa…

Era il mese di luglio dell’anno 2010 e dopo oltre 20 anni di Banca d’affari, dei quali gli ultimi dieci come dirigente, grata della splendida esperienza vissuta, ho lasciato tutto alle spalle per essere fedele a me stessa, a quello che sentivo essere il mio compito più profondo. Nel tempo avevo infatti nutrito segretamente il desiderio di una umanità più consapevole e quindi più felice, libera da schemi obsoleti e idee di seconda o terza mano in grado di riacquistare il potere conferitoci di creare la realtà.

School for Dreamers fornisce servizi alle imprese, ce li può descrivere?

Lavoriamo su un singolo aspetto declinato sostanzialmente in due diversi percorsi: Programma di management interiore - Conosci te stesso; Mind the gap tra valori dichiarati e vita reale in azienda. In entrambi i casi si tratta di un percorso di consapevolezza che ha l’obiettivo di conoscere sé stessi, i propri pensieri, le proprie dinamiche relazionali, le proprie credenze, gli schemi dominanti, i conflitti, i bisogni e valori per osservarli e poterli nel caso modificare affinché siano più costruttivi.

Tale processo, se pure invisibile, genera un impatto molto efficace ed estremamente concreto sui comportamenti e quindi le azioni poste in essere quotidianamente in azienda così come nella vita privata di ciascuno. Risultati? I conflitti si anticipano, le soluzioni si trovano rapidamente e con l’aiuto di ciascuno, la creatività e quindi nuove idee di business unite alla disponibilità aumentano e tutti remano più soddisfatti e felici nella stessa direzione con la conseguenza di profitti migliori e più stabili.

Un ritratto dei vostri clienti…

Le aziende di qualsiasi dimensione, dalle grandi corporation alle PMI che abbiano la consapevolezza che per produrre risultati migliori sotto tutti i profili è necessario essere persone migliori e più consapevoli e le aziende che hanno consapevolezza che i valori dichiarati non sono ancora vissuti nella realtà quotidiana e sentono la necessità e l’urgenza di colmare quel gap sapendo che non ci si può permettere un sovraccarico di stress dovuto alla enorme differenza che spesso c’è tra il dire e il fare.

Quali sono le sfide che le imprese manifatturiere devono affrontare?

Surfare attraverso le circostanze per rispondere ai nuovi bisogni e agli imprevisti armonizzando le realtà all’interno affinché le sfide siano affrontate insieme e non in maniera separata. Essere uniti, flessibili e pronti anziché divisi e attaccati a dei modelli specifici, questo fa la grande differenza in termini di tenuta e di successo.

Secondo lei le imprese italiane sono pronte?

Sono in tanti a comprendere che a fare la differenza sul mercato siano le persone. Agire per fare in modo che questa consapevolezza si traduca in realtà è invece ancora per pochi. E questo è un grandissimo problema per le aziende. Finché non si lavora all’interno affinché le dinamiche conflittuali vengano anticipate prima ancora che affrontate, finché non si capisce che l’attitudine di un solo manager può fare l’enorme differenza all’interno di un team e quindi di tutta l’azienda, finché non si agisce occupandosi del benessere delle persone che vi collaborano non sarà tempo per essere stabili sul mercato, un mercato che si muove costantemente.

Gli imprenditori come possono superare le sfide del mercato?

Attraverso l’unità, attraverso un corpo aziendale compatto che vada tutto nella stessa direzione, un corpo compatto e flessibile che sia capace di stare unito nelle difficoltà così come nei successi.

Oggi si parla tanto di valori. Ma lei come li descrive questi valori?

I valori di un individuo così come di un’azienda sono la sua spina dorsale, il faro nella nebbia che consente di rispondere sempre a qualsiasi domanda di fronte alle scelte più importanti. I valori danno la direzione, i valori sono l’essenza, la linfa che sostiene qualsiasi attività. Se non c’è un sistema di valori che guida, l’azienda prima o poi si troverà a fine corsa.

Come e cosa devono fare le imprese per aiutare le donne ad inserirsi in posti di lavoro che valorizzino le competenze?

Da parte delle aziende smettendola di guardare al genere come ad un valore o un disvalore e da parte delle donne smettendola di esprimere mascolinità anziché la naturalezza della loro femminilità nel rispetto delle competenze necessarie a svolgere un determinato compito.

Le professioni più richieste nel mondo del lavoro durante i prossimi anni…

La tecnologia avanza in maniera esponenziale e tutti lo sappiamo ma la realtà supererà la nostra immaginazione e non sarà sempre un bene. Non riesco quindi a prevedere quali saranno le professioni più richieste, ciò che invece prevedo è che salteranno tutti i modelli attuali con impatti pesantissimi ma seguirà una rinascita in cui l’essere umano pensante, con un pensiero libero e creativo, sarà sempre più ricercato visto che le competenze tecniche saranno sempre più assorbite dalla tecnologia.

Grandi sogni e (spesso) una dura realtà: come fare incontrare questi due mondi?

Il sogno è già realtà se comprendiamo che ciò che vediamo e tocchiamo non è altro che il fedele riflesso di ciò che siamo, di ciò che ci scorre dentro in termini di pensieri, emozioni e sentimenti di cui non siamo assolutamente consapevoli. Per manifestare nella realtà qualcosa di migliore bisogna essere migliori nel senso di più consapevoli. Per potere correggere tutto il fiume incontrollato e inconsapevole che ci scorre dentro che ha prevalente natura distruttiva per portarlo in una direzione costruttiva c’è del lavoro da fare. Solo così sogno e realtà saranno totalmente allineati.

Come è nata la sua idea?

È nata ascoltandomi dopo la lettura di un libro che mi ha definitivamente illuminata su quale dovesse essere il mio futuro che doveva rispondere al motivo vero per il quale ero qui in questa dimensione.

Quali difficoltà ha incontrato nella fase iniziale?

Ne ho incontrate tantissime! Di tipo pratico e di tipo strategico. Per cinque anni fare comprendere il mio messaggio alle aziende è stato molto difficile. Ero stata una dirigente per gli ultimi quindici anni, abituata ad avere tutto a disposizione e da un giorno all’altro mi sono ritrovata a non sapere nemmeno fare funzionare una stampante. Senza nemmeno più un assistente e con tutto da costruire. Ho fatto tantissimi errori ma non ho mai perso la mia fiducia. Anzi con il passare del tempo è diventata incrollabile.

Chi l’ha incoraggiata e chi l’ha scoraggiata?

Nella mia esperienza non ho avuto né grandi incoraggiamenti né grandi opposizioni. Ho dovuto alimentare con disciplina ferrea il mio sogno, perseverare specialmente nei momenti più difficili, credendo prima di vedere. Questo processo non è mai finito, è appunto un processo sempre in corso perché raggiunta una cosa mi arriva un’idea successiva da realizzare. È un innalzamento continuo.

Quali sono le maggiori difficoltà nel conciliare vita privata e vita lavorativa?

Per quanto mi riguarda ho una sola vita durante la quale faccio cose tutte a servizio della mia esperienza. In aula porto me stessa, ciò che conosco perché l’ho sperimentato e vissuto. Non ho più un lavoro da tempo, ho una mission da compiere e l’alimento quotidianamente. Mentre vivo decido cosa serve in quel preciso istante, più spazio per me come individuo o più spazio per quel che è necessario esprimere all’esterno, è una scelta continua, entusiasmante.

Ha mai pensato di lasciare il lavoro o di cambiare lavoro?

L’ho fatto esattamente dieci anni fa lasciando tutto un mondo privilegiato alle mie spalle e buttandomi nel vuoto per seguire la mia visione mio sogno e lo rifarei, nonostante le enormi difficoltà attraversate, lo rifarei assolutamente.

Elementi di insoddisfazione nel suo lavoro…

Le cose burocratiche che ogni tanto devo affrontare, l’assurdità di certe normative e la difficoltà di fare comprendere a qualche leader d’impresa l’importanza determinante di questo tipo di approccio. È successo che qualcuno nel tempo si sia ricreduto e sia tornato indietro e questo è molto bello.

Come organizza la sua giornata lavorativa?

La prima parte della mattina è dedicata a me stessa, in maniera rigorosa effettuo esercizio fisico e spirituale attraverso meditazione e preghiera. Se non facessi questo il resto della giornata sarebbe confusa, difficile e pesante.

C’è abbastanza spazio per le donne nel suo settore?

Lo spazio è disponibile e ce n’è in abbondanza per tutte e tutti.

Quanto è importante la tecnologia nello sviluppo della sua impresa?

Aiuta in aula e sempre più lo farà con esperienze sempre più immersive. Ho veramente un sacco di idee fantastiche a tal proposito che prima o poi verranno realizzate a beneficio di tutti.

Quali sono le prospettive della sua azienda?

Ho imparato ad ascoltarmi e a stare nel flusso delle cose, la mia visione è talmente chiara “liberare l’umanità dalla schiavitù della descrizione del mondo” che da lì non mi sposto ma nel contempo mi faccio acqua e sto nell’istante, l’unico in cui è davvero possibile creare.

Ai giovani che oggi accettano la sfida di diventare imprenditori, che consigli può dare?

Indagate, indagate e di nuovo indagate su ciò che vi guida, su quali siano i vostri bisogni e i vostri valori e assicuratevi di unirvi con persone che almeno nell’istante della scelta di partnership abbiano le vostre stesse fondamenta. Individuate la visione che deve essere alta, altissima ma che sarà il faro nella nebbia se e quando occorrerà e create la mission che possa manifestarla nel concreto day by day.

Non fatevi condizionare da niente e nessuno, ascoltate ma poi agite secondo la vostra coscienza e il vostro cuore. Coltivate l’unità e siate felici, spudoratamente felici con ciò che fate così che possiate renderete il mondo felice intorno a voi.

Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato, ma ogni

giorno è fortunato per chi sa darsi da fare (Buddha)

Da zero al successo

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