Читать книгу Sola di fronte al Leone - Simone Arnold-Liebster - Страница 6
ОглавлениеRINGRAZIAMENTI
Per quanto la memoria mi abbia permesso, ho raccontato la mia vita ricostruendo fedelmente i fatti. Nondimeno mi sento di ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutata a dare forma alla narrazione. Tra questi Germaine Villard, Françoise Milde, Adolphe Sperry, sua nipote Virginie ed Esther Martinez, che hanno effettuato ricerche a conferma dell’esattezza storica dei luoghi e degli avvenimenti rimasti nei miei ricordi. Ho anche confrontato le mie memorie con quelle, ancora molto vivide, di due altre testimoni oculari, Rose Gassmann e Maria Koehl. La signora Bautenbacher del Wessenberg’schen Erziehungsanstalt für Mädels e il Servizio degli Archivi della città di Costanza hanno collaborato con me per ritrovare i documenti relativi al mio internamento. Ringrazio lo scrittore Andreas Müller, che ha pubblicato la storia di mio marito, arricchendo il mio bagaglio culturale con numerose informazioni storiche sulle attività della Hitlerjugend. Altri documenti, soprattutto quelli fotografici, sono stati messi a disposizione dagli archivi della Watchtower Society a Brooklyn (New York) e delle rispettive filiali a Selters (Germania) e Thun (Svizzera), come pure dal Cercle Européen des Témoins de Jéhovah Anciens Déportés et Internés (Circolo Europeo dei Testimoni di Geova Ex Deportati e Internati), al quale aderisco.
I calorosi incoraggiamenti di due meravigliosi amici, il defunto Lloyd Barry e John Barr, mi hanno fornito la motivazione necessaria per scrivere.
È anche doveroso ricordare due persone che hanno avuto un ruolo decisivo nella realizzazione del mio libro. Per primo il mio editore Fred Siegel che mi ha costantemente sostenuta col suo ottimismo. Poi Jolene Chu, che mi ha messo a disposizione il suo scrupoloso talento letterario: con l’attenta lettura del manoscritto inglese, le brillanti osservazioni e una buona comunicativa è stata un impareggiabile aiuto. Questo lavoro ci ha unite in un forte legame affettivo; per me è diventata come una figlia che ha accettato di tramandare la mia vicenda quale personale eredità.
Un sentito grazie a Patrick Giusti, il mio prezioso segretario, che ha ricoperto in modo straordinario il ruolo di intermediario per il lavoro di tutti i traduttori in Europa.
Per la versione italiana ringrazio Gabriella Palermo e il team dei traduttori: Biancalisa Baroni, Cinzia Guiracocha, Lorena Gheza, Anna Ghezzi, Elena Necchi, Antonella Petrocchi, Gennaro Romano. Un buon traduttore è colui che, pur intervenendo sulla base del proprio bagaglio personale, accetta di rimanere nell’ombra per comprendere e rispettare sia il pensiero dell’autore sia i suoi sentimenti e i suoi modi di esprimersi: queste persone ne sono indiscutibilmente una fedele e avvincente immagine. Aggiungerò che la loro serietà, devozione, disponibilità e coinvolgimento nei confronti di vicende e personaggi del libro hanno contribuito a tessere tra noi profondi legami di amicizia. Di grande valore è stato il contributo di Marco Palermo, che ha pianificato e supervisionato in modo attento tutto il lavoro del gruppo.
Per finire, ringrazio Max, mio amato sposo, per la sua eccezionale pazienza e i suoi amorevoli incoraggiamenti.