Читать книгу La mia Pasta Madre - Vea Carpi - Страница 22
ОглавлениеSiamo così abituati ad avere tutto a disposizione che non ci soffermiamo più sul vero valore delle cose. Ecco, la pasta madre, fare il pane in casa lentamente, con consapevolezza, può aiutarci a ricostruire una scala di valori e una lista di priorità che siano davvero umane.
•La consapevolezza è figlia della lentezza.
•Il mercato ci vuole veloci e inconsapevoli.
Fare il pane non deve essere un’attività “solitaria”, anche se ognuno la svolge nella propria cucina.
Andare in cerca di altri panificatori, “contaminare” la propria pasta madre con quella di altri, leggere libri, blog, storie di pane e persone, condividere ricette e metodi… anche questo fa di noi dei “panificatori naturali” e, in qualche modo, dei “rivoluzionari”.
Io credo che i social abbiano delle potenzialità favolose per la costruzione di queste comunità che, a differenza del passato, invece di condividere un luogo geografico condividono una passione, una visione del mondo. Ho imparato tantissimo da persone conosciute sui social, molte sono poi diventate “vere”, hanno varcato la soglia del Maso e ci hanno conquistati. Con moltissime di loro ho condiviso ricette e riflessioni sul senso della vita.
Un’ultima, importantissima cosa: la pasta madre NON si vende. Si regala! Teniamola fuori dalle logiche di mercato. Regaliamola per ricordarci sempre il significato profondo che il pane ha nella nostra storia.
In questo modo in Valle dei Mocheni, in Trentino, è arrivato un lievito madre che ha visto la luce, probabilmente, in una cucina calabrese di sessant’anni fa. E da allora è passato di mano in mano, di pane in pane. Tramite noi del Mas del Saro è arrivato in Israele, in Canada, negli Stati Uniti, in Francia, in Germania. È una cosa emozionante e abbiamo il dovere di non farla finire.