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XI

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Credeva di non essere amato; ma ha avuto torto. E n'è lietissimo.

Ben mi credea in tutto esser d'Amore

certamente allungiato;

sí m'era fatto selvaggio e stranero.

Or sento che in erranza era 'l meo core;

ché non m'avía ubliato, 5

né riguardato il meo coraggio fèro.

Poiché servo, m'ha dato, per servire,

a quella, a cui grandire

si può somma piacenza

e somma conoscenza; 10

che tutte gioie di biltate ha vinto,

sí come grana vince ogn'altro tinto.

Tant'allegrezza nel meo core abbonda

di sí alto servaggio

che m'ha e tiemmi tutto in suo volere, 15

che non posa giá mai, se non com'onda,

membrando il suo visaggio

ch'ammorza ogn'altro viso e fa sparere

in tal manera che lá 've ella appare

nessun la può guardare, 20

e mettelo in errore.

Tant'è lo suo splendore

che passa il sole, di vertute spera,

e stella e luna ed ogn'altra lumera.

Amor, lo tempo ch'era senza amanza, 25

mi sembra in veritate,

ancor vivesse, ch'era senza vita;

ch'a viver senza Amor no è baldanza

né possibilitate

d'alcun pregio acquistar di gioi' gradita. 30


Onde fallisce troppo oltra misora

qual uom non s'innamora,

ch'Amore ha in sé vertode:

del vile uom face prode,

s'egli è villano in cortesia lo muta, 35

di scarso largo a divenir lo aiuta.

Ciascuna guisa d'Amor graziosa,

secondo la natura

che vien da gentil luoco, ha in sé valore,

come arbore quand'è fruttiferosa. 40

Qual frutto è piú in altura

avanza tutti gli atri di savore.

Onde la gioia mia passa l'ottíma,

quant'è più d'alta cima;

di cui si può dir bene 45

fontana d'ogni bene;

ché di lei sorge ogn'altro ben terreno,

come acqua viva che mai non vien meno.

Dunque m'allegro certo a gran rasione;

ch'io mi posso allegrare, 50

poi sono amato ed amo sí altamente.

Anzi servir, mi trovo guiderdone

sí soave umiliare

ver' me, per darmi gioia, l'avvinente.

Però più graziosa è la mia gioia 55

ca l'aggio senza noia;

ché non è costumanza

cosí gran dilettanza

ch'Amore giá mai desse a nullo amante.

Però m'allegro senza simigliante. 60

Considerando tutto quel ch'è detto

a quel ch'è a dir rispetto,

è l'ombra, al meo parere;

ché non mi par sapere,

se di sua forma parlare volesse, 65

che solo un membro laudare compiesse.

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