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IV

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L'innamorata arde d'amore e prega l'amante, se ha intenzione di continuare nella sua fierezza, di volerla piuttosto uccidere.

Tal è la fiamma e 'l foco

lá 'nd'eo incendo e coco, — o dolze meo sire,

che ismarrire — mi fate lo core e la mente.

Ismarrire mi fate la mente e lo core,

sí che tutta per voi mi distruggo e disfaccio, 5

cosí come si sface la rosa e lo fiore

quando la sovragiunge fredura né ghiaccio.

Cosí son presa al laccio

per la stranianza nostra imprumera,

come la fèra — amorosa di tutta la gente. 10

Tant'è 'l foco e la fiamma, che 'l meo core abonda,

che non credo che mai si potesse astutare;

e non è nullo membro, che no mi si confonda,

e non vegio per arte ove possa campare,

com' quel che cade al mare, 15

che non ha sostegno né ritenenza

per la 'ncrescenza — de l'onda, che vede frangente.

Se mi sète si fèro com' parete in vista

e noioso secondo la ria dimostranza,

ancidetimi adesso ch'eo vivo più trista 20

che quand'eo fosse morta; tant'ho grande dottanza!

Se la bona speranza,

ch'eo agio di voi mi rinfrangesse,

s'eo m'ancidesse, — serestene poi penetente.

Io non v'oso guardare né 'n viso né 'n ciera 25

né mostrarvi sembianti, come fare solía,

ché mi faite una vista mortale e crudera,

com'eo fosse di voi nemica giudía.

Ed esser non dovria

perch'io ci colpasse; ché la casione 30

de l'ofensione — non fue che montasse niente.

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