Читать книгу Agatone e la tragedia attica di fine V sec. a.C. - Beatrice Gavazza - Страница 5
Nota
ОглавлениеIl lavoro di edizione, traduzione e commento dei frammenti di Agatone s’inserisce nell’attuale tendenza degli studi filologici classici a concentrarsi su autori le cui opere, a causa dell’inevitabile processo di selezione dettato dal tempo e dall’evoluzione culturale, sono state tramandate soltanto in forma frammentaria. Agatone costituisce inoltre un caso particolare nel panorama dei poeti antichi: il tragediografo compare infatti in qualità di personaggio in alcune opere di Aristofane e Platone. Questa situazione consente di studiarne la personalità artistica sulla base di dati diversi rispetto a quelli contenuti nei frammenti. Le testimonianze meritano pertanto grande attenzione, in quanto risultano più significative dei frammenti per una ricostruzione – nei limiti del possibile – della poetica dell’autore. Per questo motivo ho approfondito e discusso ogni singola testimonianza.
Il lavoro si basa sull’edizione di Agatone curata da Snell–Kannicht (TrGF I 39), di cui si rispetta la numerazione dei frammenti. Per quanto riguarda le testimonianze, la fortuna della figura di Agatone si rispecchia in una quantità relativamente abbondante di testi dove compare il suo nome e, nel caso di Aristofane e Platone, dove è lui stesso a diventare personaggio. La difficoltà consiste nel dare un ordine a delle fonti in cui informazioni di diversa natura si sovrappongono e si moltiplicano, con i problemi di catalogazione che ne derivano. Ho pertanto preferito individuare delle categorie tematiche e raggruppare e rinumerare le testimonianze di conseguenza. Ho mantenuto il testo di Snell–Kannicht segnalando eventuali varianti rilevanti per l’interpretazione della testimonianza e ricorrendo in alcuni casi alle edizioni più recenti. Ho ampliato la quantità di testo citata ogni volta che ciò mi sia sembrato utile, e per segnalare aggiunte o modifiche significative rispetto a Snell–Kannicht ho utilizzato l’asterisco (*): il carattere complesso di alcune testimonianze ha reso infatti necessaria una più chiara articolazione, talvolta anche un’integrazione, dei passi compresi sotto una medesima testimonianza. In alcuni casi ho preferito modificare o aggiungere sottotitoli. Se utile alla discussione, ho preferito riportare in più sedi il testo del medesimo passo anziché avvalermi di semplici rimandi.
Le abbreviazioni dei nomi degli autori antichi e delle loro opere seguono le norme di LSJ (9a ed.), a eccezione dei casi in cui l’eccessiva concisione renda la citazione poco perspicua (p. es. Aeschyl. per Eschilo, Aristoph. per Aristofane). Per gli autori latini ho seguito le norme del TLL; per gli autori bizantini, le abbreviazioni seguono le norme del Lexikon zur byzantinischen Gräzität. Verzeichnis der Abkürzungen (Wien 2017). Le traduzioni, dove non altrimenti segnalato, sono mie.