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I Volontarii Italiani
PARTE TERZA
Entusiasmo
III
Оглавление– Ti sei fatto aspettare – cominciò Carlo con accento di mite rimprovero. – Son qui da dieci giorni, e il buon Giuseppe ti avrà portato i miei saluti e ti avrà detto come io desiderassi… una tua visita…
– Non ebbi coraggio… Mi avevano detto che la tua famiglia… il medico… che so io… non permettevano ai tuoi amici di venirti a trovare… Come stai?.. Molto debole, a quanto pare…
– Sì… debole ancora… molto debole!.. Ma tu ricordi la visita di Bruto a Ligario… Se tu vieni a invitarmi perchè io ti accompagni laddove in questi giorni debbono accorrere tutti gli Italiani che sentono amore di patria, fammi vedere una camicia rossa ed un fucile – A quella vista… io riacquisterò in un momento le forze perdute… sarò guarito completamente… e marceremo, perdio!.. e ci batteremo anche noi come si battono i leoni!
Le guancie di Carlo si erano animate di quel fuoco febbrile che è proprio dei convalescenti allorquando vengano assaliti da una emozione troppo viva. Eugenio arrossì a sua volta, ma il rossore di lui accusava l'imbarazzo e la vergogna di chi per la prima volta sente rinfacciarsi dalla propria coscienza un fallo inavvertito.
– Ah! tu vorresti partire per il campo? farti garibaldino? – prese a dire il Lanfranchi con qualche esitazione… Ebbene: io ti ho portata la camicia rossa… ho pensato a te…
– Davvero?!
– Un momento… Non bisogna… per ora… prendere il discorso alla lettera… Prima che la guerra incominci noi avremo tempo di indossare la santa divisa del garibaldino e di recarci sul luogo dell'azione… Frattanto io ho creduto di far bene adoperandomi a suscitare negli altri quell'ardore che pur troppo nella città nostra è condiviso da pochissimi. A tale scopo ho scritto un dramma che domani dev'essere rappresentato all'anfiteatro…
– E questo dramma porta per titolo?..
– La partenza dei Volontari!..
– Me ne avevano parlato, ma ero lontano dall'immaginare che tu ne fossi autore… Bravo! Ottimamente! A maraviglia!.. Io comprendo il tuo pensiero!.. Tu vuoi scuotere l'apatia dei nostri concittadini… vuoi eccitare la gioventù… trascinarla a seguirti… o piuttosto a seguirci… perchè io… ve'! io l'ho già bello e fissato il mio piano… Fra tre o quattro giorni, sano o malato, con o senza permesso del medico e della famiglia, io troverò ben modo di portarmi al quartiere di Garibaldi e di prendere il mio fucile!
Lanfranchi era umiliato da quell'enfasi, e seco medesimo si maravigliava di non aver concepita l'idea di arruolarsi fra le schiere dei volontarii prima che l'amico gli ricordasse, col suo vigoroso e nobile linguaggio, un tale dovere.
Ma il giovane convalescente aveva accolta colla massima buona fede la giustificazione dell'amico. Si era lasciato convincere che il pensiero di scrivere un dramma per suscitare l'entusiasmo bellicoso dei concittadini era degno di un'anima grande e fieramente patriotica.
Dopo qualche esitazione, il Lanfranchi si levò di tasca il manoscritto, e diede principio alla lettura.