Читать книгу Lo Spirito Del Fuoco - Matteo Vittorio Allorio - Страница 7
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ОглавлениеErano quasi le due e mezzo del pomeriggio quando raggiunse casa.
I pensieri si erano affievoliti, lasciandogli così più tranquillità.
Aprì la porta ed entrò.
La madre, seduta sul divano, sigaretta accesa e sguardo penetrante.
«Mi ha chiamato la scuola…» disse buttando fuori il fumo dal naso.
Il ragazzo stava per raccontarle tutto, ma poi si bloccò.
«Scusami, questa mattina mi sono svegliato di nuovo tardi. Non ho sentito la sveglia…» rispose il giovane a voce bassa.
Sapeva che le assenze senza motivo facevano infuriare la madre, ma se gli avesse raccontato la verità, la donna lo avrebbe portato sicuramente da uno psicologo.
Decise di salire in camera sua a pensare.
Doveva ritornare in quella fattoria, sapere chi era quell’uomo e se era lui l’assassino del sogno. Una cosa non gli tornava, il tempo.
Nei sogni che aveva avuto, non era definito ma confusionale. Non era riuscito a capire quanto fossero durate le visioni. Nella realtà, si era sentito spiazzato e non a suo agio.
Voleva confidarsi con qualcuno, solo che Max, il suo migliore amico e compagno di classe, era in gita.
Sarebbe arrivato in paese alle cinque. Doveva andarlo a prendere.
Erano quasi le tre e un odore di pesce salì forte dalla cucina.
Il pranzo era pronto. Era consuetudine, durante la settimana, pranzare così tardi. La madre, infermiera nel piccolo ospedale di Sentils, aveva orari massacranti e a volte, grazie ai turni, riusciva ad arrivare a casa per pranzo non prima delle due.
Andò in bagno per lavarsi le mani ma poi, guardandosi allo specchio cominciò a sciacquarsi la faccia velocemente nella speranza che l’acqua gelida lo svegliasse da quell’incubo strano.
La tavola era apparecchiata e il cibo fumava caldo nel piatto.
La donna, già seduta. Per lei, niente piatto, solo un lungo e sottile bicchiere pieno di vino rosso.
Jack sapeva che la madre era infastidita dalla sua assenza a scuola, soprattutto perché avevano pagato anticipatamente la gita.
Era a conoscenza che da un po’ di tempo ormai le spese erano aumentate e che la madre per riuscire ad arrivare a fine mese faceva gli straordinari.
Non gli negava niente, piuttosto lavorava due ore in più al giorno.
Jack consumò il suo pranzo, un delizioso filetto di tonno accompagnato da grosse patate al forno. La donna era un’imbattibile cuoca. Quando finì, si alzò abbracciandola in silenzio.
Anche lei non si pronunciò. L’abbraccio durò pochi secondi nei quali, però, entrambi trovarono sollievo.
Il giovane risalì nella sua camera ricordando ancora il vecchio divenuto ormai un pensiero fisso.
Decise di andare su internet e di cercare informazioni sul terreno dove sorgeva quella tenebrosa fattoria.
La mattina, quando stava ritornando verso casa, aveva letto il nome della zona boschiva su un cartello vecchio e arrugginito ricoperto da una modesta quantità di muschio.
Subito non trovò niente d’interessante, fin quando, dopo aver aperto un sito capitatogli sotto gli occhi per caso, trovò un articolo di giornale:
DAL “NEW SENTILS” DEL 1950
Articolo a cura di Sara Linder.
“TRAGEDIA …
Una terribile vicenda ha coinvolto la giovane comunità di Sentils. Omicidio nella fattoria dei Trevor. La proprietaria è stata trovata sgozzata nel letto della propria casa, il marito è distrutto.
La donna, oltre a lasciare il compagno, lascia due splendidi bambini di neanche un anno. Gli investigatori non hanno alcun indizio, le indagini sono ancora acerbe ma l’intera comunità confida nelle competenze delle forze dell’ordine già impegnate per risolvere il caso al più presto.”
Jack rilesse due volte l’articolo, poi pensò di indagare sul nome della giornalista che lo aveva scritto.
Anche quella ricerca non fu facile. Erano notizie vecchie di oltre mezzo secolo, di un piccolo paesino e a molti sconosciuto.
Dopo una mezzora abbondante di navigazione su internet, il giovane riuscì a trovare l’ultimo indirizzo a carico della giornalista.
Queste due ricerche gli avevano portato via più di un’ora. Erano le quattro e mezza del pomeriggio e a distanza di mezzora, sarebbero arrivate le due classi dalla gita. Doveva parlare assolutamente con Max e il suo non rispondere al telefono lo costrinse a raggiungerlo.