Читать книгу Практический курс итальянского языка. Продвинутый этап обучения - Людмила Петрова - Страница 4
Capitolo I
Perfezioniamo il nostro italiano
M. Mormier. Giuseppe Garibaldi
ОглавлениеM. Mormier. Giuseppe Garibaldi
11 settembre.
Decisamente, Garibaldi ha detronizzato San Gennaro. Lui è ora il patrono di Napoli. Regna e governa, è dappertutto, è tutto.
Non essere che il generale d'uno Stato secondario, «un soldataccio cui si può affidare un battaglione, forse una brigata», si diceva di lui fino a poco tempo fa; io dico di più: non essere neppure il generale perché fin dall'inizio aveva dato le dimissioni; non avere beni di fortuna, né grandi nomi ereditari che ricoprono l'ambizione personale; non essere, in una parola, che il rappresentante di un'idea.
Avere contro di sé l'Europa intera. Essere solo, povero e senza diritti; e cionondimeno smuovere le nazioni, improvvisare uomini, trovare milioni, sollevare il mondo con una parola; e questo senz'abilità, senza cospirazione, senza mistero: soltanto mostrandosi a tutti, con gli occhi fissi ed il dito teso verso la meta sognata; poi partire con un pugno d'uomini, e con questo pugno d'uomini dichiarare guerra a un sovrano che aveva centinaia di vascelli e 80.000 soldati. Denunciato, sorvegliato dappertutto, sfuggire scivolando tra squadre formidabili; piombare all'improvviso sul punto meglio difeso della costa, davanti a due navi da guerra che avrebbero potuto mandare in rovina la sua spedizione con una ventina di scariche; poi, in quindici giorni rovesciare 30.000 uomini e conquistare la Sicilia.
Infine, dopo tre mesi di attesa e di riposo, saltare d'un balzo su di una piazzaforte e, in diciassette giorni, marciando diritto davanti a sé senza deviare un passo, conquistare un regno, abolire l'opera di un secolo, e mostrare al mondo stupefatto, nei nostri tempi di moderazione di diplomazia, un'avventura più singolare, più meravigliosa delle antiche conquiste dei Normanni. Essere un corsaro sconfessato dal proprio re, e dare a questo re con un tratto di penna un centinaio di navi e dieci milioni di uomini.
Visto dallo storico francese contemporaneo