Читать книгу Le Laude secondo la stampa fiorentina del 1490 - Jacopone da Todi - Страница 36
XXXIII
De l’amore falso che offende le virtú
ОглавлениеAmor contrafatto,—spogliato de vertute,
non può fare le salute—lá ’v’è lo vero amare.
Amor si fa lascivo—senza la temperanza;
nave senza nuchiero—rompe en tempestanza;
cavallo senza freno—curre en precipitanza;
sí fa la falsa amanza—senza vertute andare.
Amor che non è forte,—mortal ha enfermetate;
l’aversitá l’uccide,—pegio en prosperitate,
l’ipocrite mostranze—che for, per le contrate,
mostravan santetate—de canti e de saltare.
Amor che non è iusto,—da Dio è reprovato;
parlando va d’amore—che sia de grande stato;
la lengua ha posta en cielo,—lo cor è aterrenato;
vilissimo mercato—porta chi vol mostrare.
Amor che non è saggio,—de prudenza vestito,
non pò veder gli eccessi,—però ch’è ensanito;
rompe legge e statuti—ed omne ordenato rito,
dice che è salito—a nulla legge servare.
O amor enfedele,—errato de la via,
non repute peccato—nulla cosa che sia;
va seminando errori—de pessima resía;
tal falsa compagnia—onom degia mucciare.
Amor senza speranza—non viene a veritate;
non pò veder la luce—chi fugge claritate;
co pò amar lo cielo—chi en terra ha sua amistate?
non dica libertate—om senza legge stare.
O caritate, vita,—ch’ogn’altro amor è morto;
non vai rompendo legge;—nante, l’observe tutto;
e lá ’ve non è legge—a legge l’hai redutto;
non pò gustar lo frutto—chi fugge el tuo guidare.
Omne atto si è liceto;—ma non ad onnechivigli;
al preite sacrificio,—a moglie e marito figli;
al potestate occidere,—al iudece consigli;
a li notari libigli,—a medici el curare.
Non è ad ogne om licito—d’uccidere ladrone;
la potestá ha officio—dannarlo per ragione;
a l’occhio non è congruo—de far degestione,
né al naso parlagione—né a l’orecchie andare.
Chi vive senza legge,—senza legge perisce;
correndo va a lo ’nferno—chi tal via sequisce;
loco sí s’accumula—omne cosa ch’encrisce;
chi ensemora fallisce,—ensemora ha penare.