Читать книгу La Società Del Diavolo - Ben Midland - Страница 17
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La basilica sembrava ancora abbandonata.
Sandwell notò un agente dei carabinieri in piedi vicino alla stessa porta dove era stato fermato dai poliziotti.
Loro tre entrarono, il suono dei loro passi e l'eco che provocarono nel loro percorso verso l'abside provocò un bizzarro effetto grandioso. Passarono oltre all'entrata laterale e attraverso la navata centrale arrivarono fino in fondo. A pochi metri dall'altare dove Sandwell, secondo la sua guida di viaggio,si era aspettato di vedere la famosa cripta, girarono a sinistra verso un angolo buio dove pendeva una tenda di velluto blu scuro.
De Angelis si fermò lì davanti. Un secondo carabiniere la teneva chiusa.
"Aspetti qui," grugnì De Angelis verso di lui.
Con un gesto brusco spinse di lato un angolo della tenda e scomparve dietro. In un attimo uscì di nuovo, facendo un gesto a Sandwell di seguirlo.
Dietro alla tenda c'era una stanza che si rivelò essere un'entrata per uno dei tunnel al di sotto della basilica. Si ritrovò in un piccolo spazio ristretto che dava su una porta di legno di quercia con pesanti giunti in ferro. Dietro vide una luce, sufficientemente luminosa per vedere le curve e le svolte del fossile pietrificato di una gigantesca lumaca che andava nelle profondità della terra sotto di lui. Guardare in basso fece venire i brividi a Sandwell.
"Andremo qui sotto?"
L'ispettore non rispose. Si chinò, invece, verso un oggetto che Sandwell non aveva immediatamente notato a causa dell'oscurità . Senza avvertire afferrò velocemente un angolo del telo con il quale era coperto, permettendo a Sandwell di vedere, grazie al debole bagliore della luce di una candela, il contorno di un corpo di un uomo con una incipiente calvizie che sembrava avere attorno ai quarantacinque anni.
I suoi occhi erano chiusi ma il suo volto era congelato in un'espressione di orrore. Uno spiacevole odore di carne bruciata raggiunse il naso di Sandwell.
"Signor Sandwell, riconosce questa persona?" chiese l'ispettore.
"Assolutamente no. Come potrei?" rispose Sandwell, allontanandosi dalla scena. "Chi è?"
"Il suo nome è Dino Farnese. à il sacrestano della chiesa."
Sandwell lo guardò di nuovo e scosse la testa. "Il suo volto non mi dice nulla. Non lo conosco e non vedo cosa ha a che fare con il mio arresto."
"Mi aspettavo mi dicesse qualcosa del genere," rispose De Angelis. "Questo è il motivo per cui volevo che lo vedesse. Prima di andare avanti c'è qualcos'altro. Riconosce questo?"
Con una mano spostò il lenzuolo fino a quando fu visibile la schiena dell'uomo. Era coperta di vesciche; un simbolo era inciso sulla pelle.
Era composto dalle lettere âIHSâ, ripetute quattro volte per formare un'immagine circolare. Il centro dell'immagine conteneva un'altra croce, formata di nuovo dall'intersezione della lettera âIâ.
Né la persona sul pavimento né il simbolo gli dicevano qualcosa.
"Che cosa orribile da fare. Cosa significa?"
Cercando di capire qualcosa dall'espressione di De Angelis notò che era anche più cupa di prima.
ââIn Hoc Signoâ forse? Significa âCon questo segno vinceraiâ, una frase che l'imperatore Costantino usava per giustificare le sue battaglie,â grugnì l'ispettore. "Farebbe meglio a smettere di fare lo stupido. Quest'uomo è stato ucciso poche ore fa, circa alla stessa ora in cui lei è stato bloccato all'entrata."
De Angelis indicò i segni rossi sul collo del morto.
"Questi hanno causato la sua morte: asfissia, apparentemente con una cintura. Ne indossa una?"
L'orribile verità si affacciò nella mente di Sandwell.