Читать книгу Estudios sobre la prolongación de la vida activa de los trabajadores - Fernando Elorza Guerrero - Страница 16
X. Segue: i provvedimenti in controtendenza
ОглавлениеTuttavia, non si può fare a meno di rilevare come, all’interno del medesimo ciclo di riforme, numerose, ed anche recenti, sono le misure che vanno nella direzione opposta, attenuando gli effetti dell’innalzamento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.
Anzitutto, la stessa legge n. 204 del 2011 aveva approntato, nel breve termine, disposizioni derogatorie che hanno permesso l’accesso anticipato alla pensione a chi avrebbe altrimenti subìto gli effetti più penalizzanti41.
In secondo luogo, va tenuto presente che, in sostituzione della vecchia pensione di anzianità, sempre nel 2012, è stata introdotta la possibilità di conseguire, prima della maturazione del diritto a pensione di vecchiaia, una pensione detta “anticipata”. Attualmente, la pensione anticipata si matura, a prescindere dall’età anagrafica raggiunta, con un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per i lavoratori, e di 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici42.
In via sperimentale per il triennio 2019-2021, poi, il legislatore ha previsto la possibilità per tutti i lavoratori di conseguire la pensione anticipata anche con 62 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva (cd. quota cento) (cfr. art. 14, legge n. 26 del 2019).
Quindi, nella sostanza, la pensione anticipata si distingue dalla abrogata pensione di anzianità soltanto per effetto della previsione di condizioni più rigorose per la maturazione del diritto43.
Inoltre, anche rispetto alle “normali” condizioni di accesso alla pensione anticipata, sono state previste ulteriori deroghe ed eccezioni.
Infatti, una disciplina della pensione anticipata con requisiti più favorevoli rispetto a quelli ordinari è prevista: per le lavoratrici donne (con la cd. opzione donna)44; per particolari categorie di lavoratori adibiti ad attività ritenute “usuranti” per i quali sono previsti minori requisiti di età e di anzianità contributiva45; per i lavoratori che abbiano almeno 12 mesi di contribuzione per periodi di lavoro effettivo svolto prima del compimento di 19 anni di età (cd. lavoratori precoci) e si trovino in determinate situazioni di disagio sociale46.
Infine, i canali di pensionamento anticipato già esistenti sono stati rafforzati anche attraverso la previsione della c.d. “Ape sociale” (Ape è l’acronimo di Anticipo PEnsionistico)47. La misura consente ai lavoratori pubblici e privati in condizioni di disagio (disoccupati, invalidi, soggetti che assistono parenti disabili, addetti a mansioni gravose) con un’anzianità anagrafica non inferiore a 63 anni e contributiva non inferiore a 30 anni, di cessare l’attività lavorativa e ottenere un sussidio (a carico dello Stato), pari alla pensione attesa, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata.